Per affrontare le tematiche riguardanti il cane territoriale, occorre ricorrere all’etologia canina ed osservare attentamente il comportamento del cane all’interno del branco. Per il nostro amico a quattro zampe, la difesa del territorio canino è fondamentale: va protetto e salvaguardato a qualsiasi costo! Scopriamo di più riguardo all’organizzazione del branco nel difendere il proprio territorio e analizziamo meglio il comportamento del cane territoriale.
Come il branco difende il territorio canino
Evitando di entrare nella complessa questione dei rapporti all’interno del branco, possiamo dirvi, che l’organizzazione gerarchica dei lupi prevede che alcuni individui svolgano il ruolo di sentinelle, perlustrando il territorio e controllando che non vi entrino intrusi. Quanto all’espulsione dell’intruso dal territorio vi partecipa tutto il branco; lo scopo primario è sempre lo stesso: proteggere le risorse e i cuccioli!
La territorialità canina non è molto diversa, le dinamiche infatti riflettono il comportamento dei lupi in natura, svolgendo così un’attività di guardia e difesa, divisibile a sua volta in due diversi gruppi di ruolo. Il primo comprende i cani territoriali avvistatori, ossia quattro zampe che svolgono il ruolo di sentinelle, generalmente sono dei cani di piccola taglia come ad esempio i terrier. Il secondo gruppo invece comprende i cani territoriali interventisti, ovvero quelli che si occupano di cacciare l’intruso dal territorio canino.
Comportamento del cane territoriale
Anche nel caso del cane territoriale, l’educazione canina svolge un ruolo fondamentale. Esistono infatti differenze enormi tra il comportamento di un cane territoriale educato e uno non. Entrambi svolgeranno perfettamente il loro compito, ma ovviamente le conseguenze per voi, saranno molto diverse. Ad esempio, nessuno potrà entrare nel vostro giardino o in casa, senza suscitare le ire funeste del guardiano a quattro zampe. Quando poi un cane territoriale viene chiuso o legato perché sono arrivati gli ospiti, le cose si complicheranno ancora di più; in quanto pur sentendosi il leader, viene isolato ed escluso dal branco. E’ facile dedurre che la risposta psicologica, in questi casi, sarà un maggiore risentimento nei confronti degli estranei.
Se poi si tratta di ospiti in compagnia dei propri cani, il risentimento nei confronti di quest’ultimi, andrà a crescere pericolosamente. È importante quindi non commettere errori soprattutto di fronte a dei cani con uno spiccato senso della territorialità. Questo non significa che tutti i cani siano uguali, ma dipenderà dall’intelligenza del padrone capire se è il caso o meno di lavorare di più sull’educazione del cane, al fine di correggere un errato comportamento e migliorare la convivenza in presenza di altre persone.