Tra cane e uomo, esiste una linea di confine che quest’ultimo non dovrebbe mai superare, soprattutto se non si conoscono. Al fine di evitare di incorrere in brutte sorprese e risposte avversative come ringhiate e morsi; spetta a noi conoscere questo confine e rispettare il loro territorio canino. In caso contrario siamo noi a dimostrare di essere incapaci di comprendere la natura di un’altra forma di vita e di imparare, apprendere e comunicare.
La linea di confine tra l’uomo e il territorio canino
Avvicinarsi ad un cane in auto che aspetta il suo padroncino e allungare la manina per accarezzarlo potrebbe essere pericoloso, in quanto l’abitacolo della macchina, in quel momento rappresenta il suo territorio. Quest’ultimo verrà difeso a tutti i costi, prima abbaiando, poi ringhiando e infine mordendo. Lo stesso dicasi se il cane si trova al di là di una recinzione o di un cancello. In questi casi in genere la colpa viene sempre data all’animale domestico e non a chi ha messo la manina dove non doveva metterla.
Per il cane lo spazio ha un’importanza vitale in quanto è un animale territoriale; la cui natura lo porta ad organizzare le proprie relazioni sociali anche per quanto riguarda le distanze. Intorno al nostro amico a 4 zampe esiste una specie di bolla d’aria di sua proprietà e non accetta che venga invasa da estranei, se non nel caso di un confronto diretto o corteggiamento. Questa bolla d’aria è molto simile a quella data in dotazione agli umani per la quale anche noi diventiamo antipatici se qualcuno la viola. Come reagireste se uno sconosciuto, mai visto prima, mentre camminate per strada, arrivasse davanti a voi e vi mettesse una mano in testa o vi facesse anche una carezza? Siamo sicuri che alcuni di voi ringhierebbero proprio come fanno loro!