Peritas il cane di Alessandro Magno

Peritas Alessandro Magno

L’amore per il mondo canino ha antiche origini, anche se storicamente, come per tutti gli animali domestici è stato fortemente sfruttato sia come aiuto per l’uomo, sia come fonte alimentare e ciò fin dall’età della pietra, quando qualche lupo ebbe la cattiva idea di accostarsi all’uomo e modificarsi geneticamente ed in termini evolutivi per potergli vivere vicino.

Andiamo a cercare nelle pagine di storia chi erano i personaggi storici che hanno intrecciato la loro vita con un peloso al punto di giungere fino a noi, perché esseri molto speciali per i loro famosi padroni.

Tra i cani più importanti dell’antichità spicca Peritas, il cane di Alessandro Magno con il quale divideva anche il riposo notturno.

Secondo le cronache di Plutarco e Plinio il Vecchio, Peritas salvò la vita al suo padrone, durante uno scontro contro l’esercito di Dario III di Persia. In particolare, Alessandro, nel corso della battaglia di Gaugamela nel 331 a.C. cadde da cavallo e stava per essere calpestato da un elefante da guerra persiano. Fu salvato dal suo fedele Peritas che attaccò, con estremo coraggio, l’elefante, azzannandolo al labbro.

Peritas era un mastino, apparteneva alla razza dei molossi che in antichità erano utilizzati durante le battaglie. In altre parole erano cani da “guerra”.

Alessandro si affezionò talmente a Peritas sia per avergli salvato la vita, sia per le sue straordinarie doti da combattente che quando morì, nel 326 a.C., non solo lo pianse facendogli ergere un monumento, ma fondò in India, anche una città a suo nome.

Molossi Alessandro Magno