Conosciamo il bovaro dell’Appenzell, scopriamo su di lui tutto quello che c’è da sapere, partendo dalle origini ricostruiamo le fasi delle sua storia, analizziamo lo standard di razza e impariamo ad apprezzare il suo gioioso carattere.
Origini e Storia della razza
Appenzell è il nome di un cantone svizzero, ed è anche il luogo da cui proviene questa razza canina a noi fin troppo sconosciuta. Il bovaro dell’Appenzell ha delle origini quantomeno controverse; pare infatti, secondo alcuni esperti, che sia semplicemente un cane autoctono della Svizzera, ma non c’è niente che lo dimostri. A contrastare questa teoria ne esiste un’altra che lo vuole discendente di un gruppo di cani arrivati in Svizzera con i legionari romani tanto tempo fa.
In ogni caso nel suo Paese d’origine è molto apprezzato per le sue doti da pastore e guardiano, e per un lunghissimo periodo ha popolato abbondantemente il versante svizzero delle Alpi. Verso la fine dell’800 però il bovaro dell’Appenzell ha rischiato fortemente l’estinzione, a causa di incroci forzati con altri cani autoctoni che ne hanno contaminato irrimediabilmente la purezza.
Solo nel 1906 il professor Albert Heim, insieme a Sieberb, ha fondato il primo club a tutela della razza canina svizzera, salvandola dalla totale scomparsa. Il cane dell’Appenzell è rifiorito velocemente, e oggi è di nuovo ampiamente diffuso nella sua terra. Il riconoscimento della razza da parte della FCI e il primo standard avvenne nel 1898, l’ultima revisione nel 1993.
Standard di razza
Il bovaro dell’Appenzell è un cane di taglia media, ma più che le sue misure a balzare all’occhio, è l’armoniosità e le proporzioni del suo corpo. Un maschio adulto e in buona salute misura un’altezza massima di 58 cm al garrese, per un peso che non supera i 30 kg. Il busto, il tronco e il torace sono ben equilibrati, la forma del cane rientra in un quadrato perfetto e tutto il corpo è interamente ricoperto da fasce muscolari ben sviluppate e senza nessuna esagerazione né spigolosità.
Le zampe sono mediamente lunghe, dritte e snelle, ma vigorose e scattanti. La coda è inserita ad una giusta altezza, piuttosto larga alla radice si restringe sulla punta ed è ricoperta da un folto pelo sparato, che non crea pennacchi o frange. Viene portata arrotolata lateralmente sul dorso, particolarmente in posizione di attenti. Il collo è robusto e ampio alla base, con tendini e muscoli evidenti al tatto. La testa che sostiene è di forma lupoide; il cranio, largo e piatto, si restringe verso il muso lungo ma non troppo fino, con una delicata discesa che incontra uno stop appena accennato, fino al tartufo nero, ben evidente e proporzionato al resto del muso.
Colori del bovaro dell’appenzell
Gli occhi sono piccoli, non sporgenti ma neanche infossati, hanno la forma di una mandorla e sono di colore castano scuro. Le orecchie hanno un’attaccatura alta e sono di forma triangolare, vengono portate cadenti ma non aderenti al cranio e in posizione di allerta vengono leggermente sollevate e volte verso il muso. Il mantello è formato da un sottopelo fine e leggero, di colore scuro, e da un pelo di copertura corto e molto aderente al corpo; al tatto è liscio è duro, alla vista risulta particolarmente brillante.
L’unico colore ammesso è il nero con delle macchie bianche e focate simmetriche e non esagerate, non sfumate e di un colore netto e ben definito. Di fondamentale importanza è la punta focata sopra ciascun occhio e la striscia verticale bianca al centro della fronte.
Cura del cane bovaro dell’Appenzell, alimentazione
La salute del bovaro svizzero è buona; non ha bisogno di particolari cure e anche il suo pelo è semplice da tenere pulito. L’importante è una buona alimentazione, corretta, equilibrata e di buona fattura; anche per mantenere il mantello di un colore nero brillante.
Carattere del bovaro dell’Appenzell
Il bovaro dell’Apenzell è un cane che regala tanta gioia e tanto amore, docile, educato, vispo e sempre allegro; questa è l’impressione che dà a chi lo osserva. Nella sua famiglia stringe un buon rapporto con qualsiasi membro; ma è il suo padrone ad essere venerato e coccolato, quasi fosse davvero la sua unica ragione di vita.
Coraggioso ma non aggressivo, esuberante ma non iperattivo: il cane svizzero è perfettamente equilibrato; proprio come il suo fisico, il suo carattere è armonioso. Con i bambini è affettuoso e delicato, protettivo con la sua famiglia e verso la sua casa. Non fa amicizia facilmente con gli estranei, ma si limita a non fare le feste piuttosto che ad assumere atteggiamenti nervosi.
Ha bisogno di spazi aperti per potersi muovere liberamente, ma passa volentieri del tempo anche in casa. La sua intelligenza la si percepisce dallo sguardo attento e dal linguaggio del corpo, perfetto sostituto del nostro linguaggio verbale.
Allevamento e prezzo
Il piccolo cane svizzero è molto simpatico, in continuo movimento e sempre alla ricerca di qualcosa. Può cacciarsi nei pasticci a causa della sua curiosità, sarà bene quindi tenerlo sotto controllo. In Italia ci sono due allevamenti riconosciuti dall’Enci, e il prezzo di un esemplare varia fra gli 800 e i 1000 euro.
La sua diffusione negli ultimi anni è in aumento e quindi anche la sua compravendita; diventa di conseguenza molto importante pretendere, al momento dell’acquisto, la documentazione che attesti la purezza e lo stato di buona salute del cucciolo.