Conosciamo il Chin, singolare cagnolino da compagnia di origine giapponese. Scopriamo le sue particolarità fisiche e caratteriali; raccontiamo la sua storia partendo dal suo remoto passato.
Origini e Storia della razza
Le reali origini del Chin sono legate al Tibet e alla Cina, ma fin dal 732 d.C. la razza popola il Giappone, che ne ha preso in carico la paternità. Giunto in terra giapponese come dono alla corte imperiale del Sol Levante da parte dei sovrani della Corea appartenenti alla dinastia Silla, il Chin riscosse fin da subito un enorme successo, al punto di essere considerato un animale sacro. Il salto di qualità avvenne nell’epoca dello Tsunayoshi Tokugava, a cavallo tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700, quando divenne ufficialmente il cane da salotto nel Castello di Edo.
Presumibilmente nel 1600 giunsero anche i primi esemplari in terra europea, al fianco dei navigatori portoghesi; ed è certo che negli Stati Uniti giunsero nel 1853 due cuccioli, portati da Matthew Calbraith Perry che ne aveva ricevuti sette in dono dall’imperatore giapponese, cinque dei quali morti durante la traversata. La popolarità della razza in Europa si sviluppò nel XIX secolo, quando divenne il cane favorito dalle dame di corte, una su tutte la regina Alexandra di Danimarca.
Standard di razza
Il cane Chin è un piccolo cagnolino da compagnia che pesa approssimativamente 5 kg, nonostante lo standard di razza ne stabilisca solo l’altezza, che non deve superare i 25 cm al garrese. Il dorso corto è particolarmente dritto e mantiene una sofisticata posa nobile. Il torace è aperto e profondo, cintato da costole cerchiate. La struttura nel complesso è compatta ma elegante, mai tarchiata; più l’esemplare è piccino e più è apprezzato. Il collo è di giuste proporzioni e con un buon incasso, viene portato sollevato con sicurezza. La testa è grande e rotonda, il cranio sembra leggermente spinto in avanti; probabilmente un effetto ottico dovuto allo stop molto marcato e alla canna nasale esageratamente corta.
Il tartufo è largo e schiacciato, di colore marrone o nero. Gli occhi sono molto grandi e rotondi, sporgenti e distanti fra loro, con un’espressione accesa e un po’ spiritata. Le orecchie sono piccoline e attaccate ai lati del cranio, di forma triangolare e portate basse, totalmente ricoperte di lungo pelo. Le zampe sono ben dritte e sottili nell’ossatura, non mostrano una muscolatura particolarmente evidente. La coda è attaccata a media altezza e viene portata arrotolata sul dorso, coperta da pelo un po’ sparato. Il pelo è abbondante e lungo su tutto il corpo eccetto la testa, al tatto è liscio e setoso. Lo standard di razza ammette un mantello bianco, con macchie rosse o nere, particolarmente simmetriche sul capo.
Cura del cane Chin, alimentazione
La salute del Chin, al contrario di quanto si potrebbe pensare, è molto solida e robusta. Va prestata attenzione ai problemi respiratori che possono derivare dal muso brachicefalo e al momento del parto che, se non assistito a dovere, potrebbe presentare dei problemi seri. Il mantello va curato con pazienza e costanza, spesso con l’aiuto di un toilettatore professionista. La dieta del Chin deve essere regolata in dosi e tempi, per evitare che il cane ingrassi ed abbia ulteriori problemi collegati all’obesità.
Carattere del Chin
Il Chin è famoso per la sua “danza delle maree”; un peculiare modo di ruotare su se stesso in rapidissime evoluzioni che manifestano gioia o amore. Questo atteggiamento è spesso riservato al suo padrone, e lascia intendere chiaramente il tipo di rapporto che lega i due. A descrivere bene il carattere del Chin c’è l’aggettivo simpatia; il piccolo cane giapponese è uno dei più buffi al mondo nel suo atteggiamento, ma anche molto intelligente e vivace.
Adora passare il suo tempo con i bambini, ed è decisamente un cane da compagnia. Non ama la solitudine e spesso è leggermente egocentrico, ma senza particolari atteggiamenti da diva. Il Chin è un cane adatto a chi ha tempo e tanto amore da dedicargli, a chi è disposto a portarlo con sé durante i propri spostamenti ed anche a chi tollera bene non tanto l’abbaio quanto l’ululato che spesso emette.
Allevamento e prezzo
Il Chin è una razza piuttosto ben diffusa in Europa, ed anche in Italia è possibile reperire un cucciolo, nonostante non ci siano molti allevamenti ad occuparsene. Il costo di un esemplare si aggira intorno ai mille euro, un prezzo imponente per un cagnolino così piccolo! Data la particolarità della razza, diventa fondamentale assicurarsi che il cucciolo prescelto abbia un buon pedigree e libretto sanitario in perfetta regola.