Conosciamo il Galgo spagnolo, splendido levriero troppo spesso confuso con il Greyhound. Scopriamo le caratteristiche fisiche e comportamentali; ricostruiamo la sua storia partendo dalle origini.
Storia del Galgo spagnolo
Sulle origini dei levrieri, essendo cani molto antichi, non si sa molto, vi sono molte teorie, alcune più accreditate di altre. Il Galgo spagnolo si pensa che sia una razza antichissima discendente dai cani da caccia a vista, cani da caccia che si trovano raffigurati nei dipinti e negli altorilievi egizi. Anche presso la civiltà greca, gli antenati del Galgo erano molto famosi: la leggenda narra che accompagnassero la dea Artemide nella caccia. Appare quasi certo che il Galgo español, pur appartenendo al gruppo dei levrieri non avrebbe una parentela stretta con il Greyhound inglese in quanto le loro linee di sangue sarebbero diversissime. La parola galgo deriva dalla parola “Gallo”, e questo ci rimanda all’ennesima teoria che afferma che verso il 500 a.C. una tribù celtica proveniente dalla Francia, scese nella penisola iberica insieme ai suoi cani da caccia.
Secondo altri benpensanti il levriero spagnolo sarebbe arrivato in Spagna con gli arabi e i berberi provenienti dall’Africa intorno il IX e il XV secolo d.C. al fianco dei loro cani, i saluki e i sloughi. Il Galgo español raggiunse la sua maggiore fama nel medioevo, soprattutto tra gli aristrocratici. Se un ladro rubava un levriero spagnolo, la condanna a morte era quasi assicurata.
Le corse dei cani e la triste storia del galgo da corsa
Purtroppo oggi il Galgo non è più considerato come un tempo, ormai i levrieri spagnoli sono famosi solo per le corse dei cani. La triste sorte dei Galgo da corsa è nota a tutti quelli che si interessano di cinofilia; ci sono molte associazioni che si occupano di adozione levrieri quando quest’ultimi finiscono la loro carriera di corridori; generalmente intorno ai tre anni, al fine di evitare che vengano soppressi o destinati alla vivisezione. La caduta in disgrazia di questa meravigliosa razza canina, dall’aspetto fiero ed elegante, si deve allo sviluppo dell’agricoltura con conseguente calo delle attività di caccia. Il disboscamento creò vasti campi coltivabili che vennero affidati dai nobili ai contadini.
Ormai in disuso i galgo spagnoli furono adibiti alle corse dei cani, iniziò così una dura selezione per rendere i levrieri sempre più veloci e smorzare la loro propensione genetica alla caccia a vista. Negli anni Trenta il galgo spagnolo puro giunse sull’orlo dell’estinzione. Sebbene le corse dei cani in Spagna stiano scomparendo (il cinodromo di Barcellona è stato chiuso nel 2006), esistono ancora luoghi dove la tradizione è radicata, soprattutto nelle aree rurali e nella zona di Medina del Campo.
Standard di razza del galgo español
Il Galgo spagnolo è un cane di taglia media, leggermente più lungo che alto. Morfologicamente molto ben strutturato, è dotato di una corporatura molto proporzionata ed armonica. Un maschio adulto raggiunge un’altezza di 70 cm al garrese, con una tolleranza massima di due cm. Il peso non supera i 25 kg. Il tronco allungato e solido è dritto, potente e muscoloso fino alla groppa fortemente discesa. Il torace è insolitamente ampio e profondo, le costole piatte. Il ventre è molto retratto e i fianchi sono stretti e solidi. Il collo è lungo, inarcato e molto ben inserito nel torace, senza giogaia.
La testa è allungata e scarna, il cranio piatto e spazioso fra le orecchie. Lo stop graduale è l’inizio del muso lungo e fino, appuntito verso il tartufo piccolo e di colore nero. Gli occhi sono piccoli e hanno la forma di una mandorla; posizionati obliquamente e non troppo distanti. Il colore è l’ambra, l’espressione molto dolce e paziente. Le orecchie sono attaccate alte, di forma triangolare e di media dimensione. Vengono portate basse, leggermente voltate in avanti. Le zampe sono lunghe e muscolose, perfettamente in appiombo quelle anteriori e giustamente flesse quelle anteriori.
La coda è attaccata molto in basso, lunga e ampia alla radice. Il mantello è molto compatto, liscio e corto. Omogeneo su tutto il corpo, leggermente più lungo sulle cosce. I colori sono tutti ammessi, ma vengono senz’altro preferiti gli esemplari tigrati, nero, bianco, cannella, rosso e fulvo.
Cura del galgo spagnolo, alimentazione
Il Galgo spagnolo non mostra problemi di salute e non richiede cure particolari, bisogna prestare attenzione però ai colpi di calore e al problema che accomuna moltissime razze, la torsione dello stomaco. Segue una dieta semplice e bilanciata di ottima qualità. Il pelo si pulisce con semplicità e va spazzolato almeno una volta a settimana o due.
Carattere del galgo spagnolo
Come già anticipato, il galgo spagnolo è nato come cane da caccia a vista, per individuare i cinghiali e per l’inseguimento della lepre e del coniglio. Eppure è un cane dolcissimo; molto sensibile e riservato per questo motivo spesso viene erroneamente considerato schivo e diffidente. Ma non stiamo affatto parlando di un cane freddo e che non si attacca al padrone; al contrario è in grado di dimostrare amore e attaccamento verso tutta la sua famiglia. A dimostrarlo il fatto che fin dai tempi lontanissimi era considerato dalla nobiltà un perfetto cane da compagnia oltre che da caccia.
Ciò non toglie che sia un cane caparbio e un po’ zuccone, nonostante la buona intelligenza, occorre forse un po’ di pazienza in più nella sua educazione rispetto ad altre razze canine e soprattutto molta gentilezza. Se è vero che il Galgo è un cane dinamico e sportivo, molto adatto per chia ama correre e per chi conduce una vita in generale movimentata, è anche vero che ama fare lunghe sedute sul divano a oziare, soprattutto dopo mangiato. Una cosa molto importante che riguarda soprattutto i giovanissimi Galgo, se non lo avete ancora educato al richiamo evitate assolutamente di lasciare il cucciolo senza guinzaglio; è velocissimo e potreste vederlo sparire dalla vostra vista in un nano secondo.
Allevamento galgo spagnolo
In Italia il Galgo español non è affatto diffuso, infatti l’ENCI non riconosce nessun allevamento dedicato. Come se non bastasse, nel 2015 in tutto il Paese veniva segnalata la presenza di un solo esemplare. Stanno nascendo però delle associazioni molto interessanti, che hanno lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica ai maltrattamenti sistematici che subiscono i Galgo, agli allevamenti forzati e alla selezione devastante che subiscono.
Questo dimostra che l’Italia conosce il Galgo e non è indifferente alle problematiche di questa razza meravigliosa, quindi noi siamo certi che a breve riusciremo ad avere degli allevamenti interamente dedicati al Galgo spagnolo.