Si narra che i molossoidi abbiano origini antichissime; discenderebbero infatti dai cani molossi giunti in Europa attraverso i fenici e gli altri commercianti di origine semitica. Scopriamo la storia del cane molosso, le caratteristiche e altre curiosità sulle razze molossoidi.
Origini e storia dei cani molossi
Il nome molosso deriva dall’omonimo popolo dell’Epiro (attuale Albania Meridionale e parte della Grecia nord-occidentale). La Fenicia aveva fondato numerose colonie e tra queste anche le isole britanniche. Sembrerebbe che proprio attraverso gli scambi commerciali dei fenici con le popolazioni di tutto il bacino del mediterraneo, in particolare con quelle dell’Asia Minore; si venne in contatto con gli antichi cani molossi, considerati molto pregiati e quindi oggetto di scambio.
Si racconta che gli Assiri e i Babilonesi allevarono molossi discendenti dal grande cane del Tibet per poi adoperarli durante le guerre. In seguito i mastini assiri giunsero in Britannia e furono mischiati con i cani dei celti; infine fu selezionata una razza per la caccia, per la guerra e per la guardia.
I molossoidi erano dei veri e propri portenti, diedero infatti del filo da torcere anche al grande Giulio Cesare nel 55-54 a.C. quando invase la Gran Bretagna. I romani rimasero talmente affascinati da questi animali che li definirono “pugnaces britanniae” ossia combattenti britannici; li portarono quindi a Roma, adibendoli ai combattimenti nel circo.
I molossoidi e il bull-baiting
Con la caduta dell’impero romano, gli invasori provenienti dal nord, portarono con sé i loro cani da combattimento, che finirono per mischiarsi con quelli inglesi, dando vita ad un molossoide molto simile all’attuale Mastiff, adibito anch’esso alla caccia, alla guerra e alla guardia dei signorotti locali. Si giunge così al 1209 quando Lord Stamford vide i cani di un macellaio locale, sicuramente mastini, scagliarsi contro un toro ed ucciderlo. Il lord si divertì molto e regalò l’area dove si era svolto il combattimento alla congregazione dei macellai; apponendo nel contratto di cessione del terreno, la condizione che lì, ogni anno, si sarebbe dovuto svolgere un combattimento analogo.
Il combattimento con i tori venne chiamato bull-baiting e divenne molto popolare in Gran Bretagna. Nel corso del tempo le norme che regolarono questi combattimenti vennero modificate e con esse anche gli standard. Inizialmente si utilizzavano cani di grossa taglia per uccidere il toro, in seguito vennero usati esemplari più piccoli che si dovevano limitare ad atterrare il ruminante. Infine, i cani sbarcarono nel Nuovo Mondo a seguito degli emigranti, da quel momento in poi si svilupparono le varie razze molossoidi; cani di grande forza, resistenza e con uno spiccato attaccamento al padrone.
Razze di cani molossi
Esistono molte razze di cani appartenenti alla famiglia dei molossoidi e possono essere distinte in tre grandi tipologie:
- Cani da guardia e da difesa: come ad esempio il mastino napoletano, il cane corso italiano, il Fila Brasileiro, il Dogue de Bordeaux, il Dogo Canario e l’Alano;
- Cani da montagna : utilizzati per la difesa del gregge come il pastore del Caucaso, il terranova, il cane di San Bernardo, il mastino spagnolo, il pastore fonnese e il Pastore dell’Asia Centrale;
- Cani da compagnia: inseparabili amici a quattro zampe tra cui citiamo il Bouledogue, il bulldog inglese e il carlino