Parliamo del segugio della Bosnia a pelo duro, raccontando la sua storia fin dalle origini. Conosciamo l’aspetto fisico ma anche il suo carattere, per capire a quale tipo di famiglia si adatta meglio.
Origini e Storia della razza canina
Il segugio della Bosnia a pelo duro è un cane, naturalmente bosniaco, diffuso solo ed esclusivamente nel suo Paese d’origine. Della sua storia sappiamo poco o niente, se non che nel 1965 venne riconosciuto dalla FCI con il nome di cane da seguita dell’Illiria. Sappiamo che già nel 1800 esisteva ed era in atto una vera e propria selezione, ma non possiamo dire con certezza quale potesse essere la mira di tale attenzione. Successivamente il nome venne sostituito con quello che conosciamo oggi, ma nel suo paese è noto come Barak.
Standard di razza
Il segugio della Bosnia a pelo duro è un robusto cane di taglia media, con proporzioni delicate e totale assenza di spigolosità nella corporatura asciutta. Un maschio adulto pesa circa 24 kg, e raggiunge un’altezza massima di 56 cm al garrese. La testa è allungata e il cranio largo fra le orecchie, lo stop marcato è coperto da ciuffi di pelo morbido, il muso è lungo e dritto fino al tartufo, scuro e piccolo. Gli occhi sono ovali, di un bel colore dorato e grandi. L’espressione è severa, ma lascia trasparire una certa allegria insita nel suo carattere.
Le orecchie del cane sono attaccate a media altezza e hanno una base larga, sono lunghe e sottili sulla punta stondata, più corpose vicino alla radice. Vengono portate basse e morbide ai lati della testa. Il collo è robusto, molto mobile e perfettamente inserito nel torace. Il tronco è lungo e snello, il torace profondo e non particolarmente ampio, le costole cerchiate. La groppa è forte e leggermente tondeggiante. La muscolatura è ben sviluppata su tutto il corpo. Le zampe sono relativamente lunghe, l’ossatura rotonda è resistente e coperta da muscoli e tendini ben tirati.
La coda è inserita ad una giusta altezza, corposa e lunga almeno fino al garretto. Viene portata sollevata a falce o a scimitarra, ed è sempre ben coperta di pelo. Il mantello è formato da un folto sottopelo e da un pelo di copertura lungo e irsuto, al tatto è ruvido e duro. I colori di base ammessi sono il giallo grano, giallo-rosso e il grigio, che può essere chiaro ma anche tendente al nero. Sono ammesse macchie bianche sulla testa, collo, petto e zampe.
Cura del segugio della Bosnia a pelo duro, alimentazione
Il segugio della Bosnia a pelo duro è un cane che gode di ottima salute, robusto e resistente. Se ben tenuto e alimentato a base di cibo per cani di ottima qualità, il Barak ha un’aspettativa di vita di 12-15 anni. Il pelo deve essere mantenuto pulito, va spazzolato spesso e con cura, soprattutto nel periodo della muta.
Carattere del segugio della Bosnia a pelo duro
Il segugio della Bosnia a pelo duro è un ottimo cane da caccia, coraggioso e infaticabile, che punta a raggiungere il suo obiettivo con caparbietà. Veloce, agile e testardo, è dotato di una voce squillante, che diventa più grave se durante una battuta di caccia comunica con il suo padrone. Oltre a questo il Barak è anche un compagno per la vita, perfetto per essere un cane da compagnia; caratterialmente è sempre allegro, non sta mai fermo e qualche volta combina qualche guaio, mosso dalla sua esuberanza. Ma con la sua infinita dolcezza riesce sempre a farsi perdonare, è perfetto in una casa in cui vivono dei bambini, con i quali tira fuori la parte più tenera del suo carattere.
Anche con gli estranei mantiene un atteggiamento socievole e simpatico, a meno che non venga allarmato da qualche strana sensazione negativa. Non attacca, non mostra aggressività e non disubbidisce, si educa con semplicità, a patto di saper utilizzare le buone maniere. Vive benissimo in appartamento, ma deve poter uscire spesso, meglio se dispone di un giardino dove poter giocare anche quando non va a passeggio.
Allevamento e prezzo
Il segugio della Bosnia a pelo duro è un cane che deve avere come padrone una persona equilibrata, dai modi gentili e delicati, ma che non si faccia sopraffare dalla sua esuberanza. Inoltre non può e non deve vivere recluso, quindi è molto importante che il suo padrone abbia tempo e voglia da dedicare alle sue uscite quotidiane.
Il Barak si educa facilmente, ma ha bisogno di regole fisse e di capire immediatamente la gerarchia in casa. Mentre in Bosnia è molto apprezzato, in Italia, come in tutto il resto del mondo, è pressoché uno sconosciuto, il che è davvero un peccato, considerando che piacevole compagnia può diventare.