Parliamo di uno dei due cani da caccia nostrani, il segugio italiano a pelo forte. Scopriamo tutte le informazioni che lo riguardano, cominciando a raccontare la sua storia. Facciamo una breve descrizione del carattere e del suo aspetto fisico.
Origini e Storia della razza
Come il segugio italiano a pelo raso, anche quello a pelo forte arrivò in Italia in tempi ormai talmente lontani da non essercene più memoria. Probabilmente approdato nella nostra penisola insieme ai fenici, di questo cane si trovano raffigurazioni che lo vedono al fianco degli antichi egizi al tempo dei Faraoni.
Fin dai primi passi che ha mosso nel nostro Paese, il segugio italiano ha riscosso un successo senza precedenti che conserva tutt’oggi. Molto utilizzato nella caccia alla lepre e al cinghiale, è famoso per i risultati che ottiene anche sui terreni più impraticabili, e sappiamo bene che in Italia non mancano davvero!
Standard di razza
Il segugio italiano a pelo forte è un cane di taglia media, la cui corporatura potrebbe essere disegnata in un quadrato. Dinamico e muscoloso, presenta una totale assenza di grasso superfluo. L’altezza massima che un maschio adulto può misurare al garrese corrisponde a 60 cm, per un peso che non supera i 28 kg. Il torace è stretto e disceso almeno fino al gomito, le costole cerchiate ed evidenti. Il tronco ha una lunghezza che corrisponde all’altezza del garrese, e si presenta dritto e robusto. Le zampe sono snelle e lunghe in proporzione al corpo, la muscolatura è soda e particolarmente sviluppata negli arti posteriori.
La coda è inserita a media altezza, ha una radice non troppo ampia ed è portata allegramente, la sua lunghezza raggiunge il garretto. Il collo ha la forma di un tronco di cono, con un buon inserimento nel torace e un’ampia libertà di movimento. La testa è leggermente allungata e stretta con un profilo molto delicato. Lo stop è pronunciato senza essere troppo marcato, il muso robusto fino al tartufo, leggermente proteso in avanti e pigmentato di nero.
Gli occhi sono grandi e un po’ tesi verso l’esterno, di colore scuro e con un’espressione buona e attenta. Le orecchie sono attaccate in alto e hanno una larghezza notevole, sono lunghe e portate basse, aderenti al cranio. La pelle è tesa e non presenta giogaia né pieghe. Il mantello è lungo non più di 5 cm e si presenta ruvido e crespo al tatto su tutto il corpo, fatta eccezione per la testa e gli arti. I colori ammessi sono il fulvo e il nero focato, è ammesso il bianco su testa, petto e finale delle zampe.
Cura del segugio italiano a pelo duro, alimentazione
La salute del segugio italiano a pelo forte, al pari di quello a pelo raso, è solida e robusta. Non ci sono predisposizioni note a malattie genetiche o congenite, e non richiede più dei normali controlli periodici. La sua alimentazione deve essere varia e sostanziosa, di ottima qualità. Il pelo va spazzolato con una certa frequenza e sempre con la massima cura.
Carattere del segugio italiano a pelo forte
Il carattere del segugio italiano a pelo forte è pressochè identico a quello del segugio a pelo raso. Vivace, affettuoso, espansivo e giocherellone, il nostro segugio è molto più di un semplice cane, possiamo dire senza ombra di dubbio che gli manca solo parola, e poi neanche tanto. In fatto di caccia non ha rivali, resistente e dedito al lavoro, non accusa stanchezza e non si distrae mai; è considerato uno dei migliori cani da caccia esistenti al mondo.
Il suo olfatto è eccellente, come la sua voce, e vengono usati guidati da un grande sviluppo intellettivo. Con il suo padrone stabilisce un rapporto insostituibile, e si affeziona molto alla sua famiglia. Può essere considerato un buon cane da compagnia, ma non si può prescindere dalla sua necessità di correre, camminare, cacciare ed esplorare, sempre in compagnia del suo padrone. Il suo ottimo carattere, insieme alle sue straordinarie doti da cacciatore, lo rendono uno dei segugi più diffusi in Italia, naturalmente al fianco del segugio italiano a pelo raso.
Allevamento e prezzo
Il segugio italiano a pelo forte è estremamente diffuso in tutta Italia, tuttavia bisogna tenere presente che nell’ultimo decennio il numero di esemplari presente sul nostro territorio è praticamente dimezzato. Non è certo una razza a rischio di estinzione, ma sarebbe bene ripopolare la sua espansione. Un esemplare ben tenuto, scelto in uno qualsiasi dei moltissimi allevamenti riconosciuti dall’ENCI presenti in Italia, costa circa 600 euro, una cifra decisamente ben spesa considerando le qualità invidiabili di questa razza.