La displasia dell’anca è un disturbo molto fastidioso che colpisce soprattutto i cani di grossa taglia. Scopriamo come si manifestano i sintomi della displasia all’anca nel cane, quali sono le cause responsabili e come curare questa patologia.
Cause della displasia all’anca nel cane
La displasia alle anche del cane è una malformazione dell’articolazione del femore che si sviluppa durante la crescita del nostro amico a quattro zampe. Le cause responsabili di questa patologia possono dividersi in tre grandi gruppi di diversa natura: genetica, nutrizionale e ambientale.
Per quanto riguarda il fattore genetico, se uno dei due genitori è displasico; quasi sicuramente anche i cuccioli manifesteranno questo disturbo in futuro. Di conseguenza fare accoppiare i cani displasici, magari perchè belli esteticamente, vuol dire deteriorare la linea di sangue per anni.
Per quanto riguarda invece il fattore nutrizionale, sappiate che un’alimentazione scorretta può aggravare anche di molto la displasia all’anca nel cane. Vi consigliamo di farvi seguire da un bravo nutrizionista, soprattutto se avete preso un cane di grossa taglia; una dieta non idonea potrebbe infatti portare ad una crescita ossea scorretta. Infine troviamo il fattore ambientale, legato in particolar modo all’eccessiva attività fisica che potrebbe aggravare i problemi all’anca.
Problemi all’anca durante la crescita del cane
La displasia nei cani peggiora con la crescita; questo perché la testa del femore non si trova correttamente alloggiata nella cavità acetabolare. Ne deriva di conseguenza un’instabilità nei movimenti che portano a deteriorare l’articolazione e la cartilagine.
Nei casi più gravi, il cane non riuscirà nemmeno più a reggersi in piedi. Prima di arrivare a questo punto, se sospettate una displasia anca cane, vi consigliamo di recarvi subito da un ortopedico specializzato.
Sintomi della displasia all’anca nel cane
I sintomi della displasia nel cane variano a seconda della gravità della patologia; tuttavia anche le forme più leggere possono risultare molto dolorose. I sintomi della displasia all’anca nel cane denotano artrosi, postura del cane a x, fatica a fare le scale, poca resistenza e movimenti insoliti durante la corsa o la semplice camminata. Ad esempio è possibile vedere il cane che cammina storto o che corre in maniera molto simile a quella di un coniglio.
Se si sospetta una displasia all’anca, oltre a verificarne l’assenza nel pedigree, occorrerà effettuare una diagnosi precoce, ossia una lastra alle anche. In passato si aspettava il primo anno di vita prima di eseguire la radiografia; oggi invece si preferisce una diagnosi precoce, eseguendo la lastra intorno ai 4-6 mesi. Fortunatamente negli ultimi anni la chirurgia ha fatto passi da gigante in questo campo, e prima viene individuata la patologia prima si riesce a curarla in modo non invasivo.
La lastra viene eseguita in anestesia totale e sarà in grado di rivelare il tipo di displasia all’anca. Le tipologie vanno dalla lettera A alla lettera E seguendo lo stadio d’avanzamento della malattia. Il tipo E è lo stadio più grave, la displasia sarà accompagnata da lussazioni, deformazioni della testa del femore e forte artrosi.
Displasia all’anca nei cani, cure e terapia
La cura della displasia all’anca nei cani può essere di due tipologie: conservativa e chirurgica. La prima solitamente viene utilizzata nelle forme più lievi, non provoca alcun dolore o disagio; il cane dovrà seguire una dieta appropriata accompagnata da integratori in grado di proteggere le articolazioni. Tuttavia si tratta di una terapia a breve termine, se non produce risultati, l’ortopedico procederà per via chirurgica. Quest’ultima varierà a seconda dell’età del cane e dello stadio d’avanzamento della malattia.
Gli interventi possono essere di tre tipi. Il primo si pratica quando il cane è ancora un cucciolo e prende il nome di sinfisiodesi pubica (JPS). La triplice osteotomia Pelvica (TPO) e la Duplice Osteotomia Pelvica (DPO) sono invece degli interventi che vengono praticati quando la displasia dell’anca si presenta in forma leggera senza dare segni d’artrosi. Infine nei casi più gravi, quando la testa del femore e la cavità acetabolare sono gravemente danneggiate, si procederà con la sostituzione delle stesse attraverso l’utilizzo di apposite protesi per cani.