Eutanasia per cani: Cos’è e come viene praticata l’eutanasia canina

sopprimere un cane

Come scriveva Axel Munte nella Storia di San Michele, i cani hanno un grande difetto nella loro perfezione: vivono troppo poco. Esiste infatti un momento davvero difficile da affrontare per chi condivide la sua vita con un amico a quattro zampe molto anziano e malato. Stiamo parlando dell’estremo saluto: L’eutanasia canina.. Scopriamo che cos’è l’eutanasia e come sopprimere un cane malato senza farlo soffrire

La grande forza dei cani

I cani, a differenza degli esseri umani, hanno un’alta soglia del dolore e quando hanno un crollo vuol dire proprio che per loro la fine è prossima. In natura quando un cane diventa anziano e si accorge della sua fine, si allontana dal branco, lasciandosi andare in solitudine.

Questo istinto lo hanno anche i cani domestici. Quando stanno male o comunque percepiscono che la fine è prossima tendono ad allontanarsi dalla propria famiglia adottiva. Si rintanano in un angolo, non salgono più sul letto o sul divano ed evitano il contatto con il loro padroncino.

Come decidere se sopprimere il cane

Non è mai facile decidere di addormentare il cane, ossia praticare l’eutanasia per porre fine alle sue sofferenze. Questa decisione dipende ovviamente dal referto e dal parere del veterinario che, dopo aver valutato tutte le analisi di rito, vi dirà se dovrete prepararvi a prendere questa decisione oppure se ci sono ancora speranze. Spetta quindi a voi decidere se sopprimere il cane, ed è sempre una decisione molto difficile, soprattutto per coloro che considerano il loro cane come un figlio…

Questo purtroppo non vale per tutti, ci sono persone che pretendono l’eutanasia dal veterinario anche se il cane, nonostante anziano, sia in perfetta salute. Non solo; talvolta questi individui per sentirsi meglio con la loro coscienza o magari perchè respinti dal medico veterinaro, lo portano al canile, evitando così di prendersene cura. Noi personalmente auguriamo a queste “persone” esattamente la stessa fine che vorrebbero per i loro cani…

Eutanasia cane: Aspetti legali

La Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia conclusa a Strasburgo il 13 novembre 1987 recita all’art. 11:

“Solo un veterinario o altra persona competente deve procedere all’uccisione di un animale da compagnia, tranne che in casi di urgenza per porre fine alle sofferenze di un animale e qualora non si possa ottenere rapidamente l’assistenza di un veterinario o di altra persona competente, o in ogni altro caso di emergenza configurato dalla legislazione nazionale.

Ogni uccisione deve essere effettuata con il minimo di sofferenze fisiche e morali in considerazione delle circostanze. Il metodo prescelto, tranne che in casi di urgenza, deve:

  1. sia indurre una perdita di coscienza immediata e successivamente la morte;
  2. sia iniziare con la somministrazione di un’anestesi a generale profonda seguita da un procedimento che  arrechi la morte in maniera certa.

La persona responsabile dell’uccisione deve accertarsi della morte dell’animale prima di eliminarne la spoglia”.

La normativa italiana ha ripreso quasi integralmente la Convenzione europea con la legge del 4 novembre 2010 n. 201. Pertanto quanto recitato dall’art. 11 della Convenzione vale anche nel nostro ordinamento. Malgrado molti Paesi abbiano ratificato la convenzione, esistono alcune realtà in cui la procedura dell’eutanasia del cane è eseguita in modo da arrecare molta sofferenza agli animali. Un classico caso sono le Perreras spagnole.

Come sopprimere un cane senza farlo soffrire

L’art. 11 della Convenzione ripreso integralmente dalla legge italiana 201/2010 prevede un’anestesia generale profonda come primo passo fondamentale per garantire all’animale l’assenza di sofferenza. Il bravo veterinario quindi, prima seda l’animale come se lo dovesse preparare per un intervento chirurgico, poi applica l’anestesia. Solo una volta che l’animale è completamente addormentato si pratica l’eutanasia vera e propria che consiste nell’iniezione letale di sostanze atte a bloccare i muscoli involontari della respirazione.

Generalmente in questa fase il cane rimane cosciente ed è proprio per questa ragione che si esegue prima l’anestesia! Tuttavia, non in tutt’Europa si segue questo procedimento per effettuare l’eutanasia canina. In molti casi, al fine di risparmiare, si omette l’anestesia e si procede direttamente con l’iniezione letale, facendo così soffrire l’animale.

E’ il caso delle Perreras spagnole dove i comuni danno 80 euro per ogni cane soppresso e quindi le operazioni sono volte a risparmiare il più possibile. Questo purtroppo non accade solo in Spagna ma anche in altri Paesi, dove gli esseri umani solo per il gusto di fare soldi speculano sulla sofferenza degli innocenti.