Sterilizzazione cane femmina: perchè e quando sterilizzare la cagnolina

sterilizzare cane femmina

La sterilizzazione del cane femmina è un argomento molto delicato: molte persone non ne vogliono nemmeno sentire parlare, altre invece sembra che non vedano l’ora di farle fare questa operazione. Vediamo quindi di chiarire e sottolineare alcuni punti essenziali riguardo questa tematica; analizzando quando, come e perché conviene sterilizzare una cagnolina.

Perché sterilizzare il cane femmina

Esistono diverse motivazioni che spingono una persona a sterilizzare il proprio cane e alcune di queste sono davvero degne di nota. In primis, grazie alla sterilizzazione si prevengono tumori mammari, si evita la piometra (un’infezione all’utero) e ci si salva da gravidanze indesiderate.

Inoltre sappiate che le femmine, a due o tre mesi dal calore, potrebbero soffrire di quella che viene chiamata gravidanza isterica, o falsa gravidanza. In questo stato la cagnolina potrebbe essere soggetta a mastite e cistiti.

Quando sterilizzare la cagna

Riguardo al quando sterilizzare il cane femmina esistono due filoni di pensiero. Il primo sostiene che sia giusto sterilizzare la cagnolina prima del primo calore. In questo modo l’apparato riproduttivo non si sviluppa e si riduce la possibilità di sviluppare tumori.

La seconda scuola di pensiero invece sostiene di sterilizzare il cane femmina subito dopo il primo calore o al massimo dopo il secondo. In questo caso il sistema endocrino viene attivato e il cane si sviluppa anche dal punto di vista sessuale; aumentando così, (anche se di pochissimo) il rischio di tumori mammari. Ricordatevi sempre che non si sterilizza mai un cane in calore in quanto si rischiano emorragie e nei casi più gravi la morte.

sterilizzazione cane femmina post operatorio

Come sterilizzare il cane femmina e post operazione

La sterilizzazione della cagna consiste in un intervento in anestesia totale e può essere effettuato in due modi. Nel metodo tradizionale (laparatomia), l’intervento viene eseguito praticando un’incisione abbastanza estesa e prevede un post operatorio di 5-7 giorni durante il quale il cane indosserà il collare elisabettiano.

La laparoscopia è invece un intervento chirurgico meno invasivo. Il veterinario praticherà due piccolissime incisioni dove, con l’ausilio di una microtelecamera inserita a livello dell’ombelico, potrà rimuovere facilmente le ovaie. Il post operatorio sarà praticamente inesistente, non sarà necessarrio sottoporre il cane alla copertura antibiotica o all’utilizzo del collare elisabettiano.

Infine ricordiamo che spetta al medico veterinario decidere se togliere solo le ovaie o anche l’utero. Generalmente si tende a rimuovere anche quest’ultimo, nonostante diversi studi clinici abbiano dimostrato che il rischio di tumori uterini è da considerarsi non significativo ( circa lo 0,03%). Infatti, dopo la rimozione delle ovaie, l’utero tende ad atrofizzarsi riducendo così il rischio di patologie.

Sterilizzazione cane femmina: rischi ed effetti collaterali

Il rischio più grosso legato alla sterilizzazione della cagnolina è sicuramente rappresentato dall’anestesia; proprio come accade all’essere umano, l’anestetico può provocare (raramente) delle reazioni imprevedibili in alcuni soggetti.

Tra gli effetti collaterali della sterilizzazione troviamo invece il sovrappeso e l’incontinenza urinaria. Entrambi sono legati alla mancanza di estrogeni, ma non preoccupatevi; nel primo caso basterà seguire una dieta adeguata e nel secondo esistono appositi farmaci per risolvere il problema.