Come lavare i denti al gatto e quando i gatti cambiano i denti

Come curare i denti del gatto

I denti del gatto ricoprono un ruolo importantissimo per la sua salute e proprio come noi, i gatti cambiano i denti una sola volta nella vita; ossia quando i denti da latte vengono sostituiti da quelli permanenti. Vediamo quindi come prenderci cura dell’igiene orale del nostro micio e come lavare i denti al gatto nel modo corretto.

Quando i gatti cambiano i denti

Se vi state chiedendo quanti denti ha un gatto; sappiate che circa dopo due o tre settimane di vita, al gattino crescono i 26 denti da latte che intorno ai sei-sette mesi cadranno per lasciare il posto ai 30 definitivi. Ogni coppia di denti ha una funzione ben precisa: i canini servono per bloccare la preda e ucciderla, mentre i molari e i premolari per tagliare e masticare la carne. Ovviamente proprio perché i gatti sono carnivori i denti saranno seghettati. Infine sappiate che i gatti non hanno molari inferiori ma solo superiori, poiché non servono per un’alimentazione a base di carne.

Tartaro e alitosi del gatto

In natura i gatti, non potendo usare spazzolino e dentifricio come noi, si puliscono i denti sfregandoli sulle ossa delle preda. In cattività invece, i gatti nutriti con cibi industriali (sia umidi che secchi) hanno i denti sporchi e pieni di tartaro. E’ importante sottolineare che il cibo secco rispetto a quello umido potrebbe aiutare un pò di più; in quanto sfregando durante la masticazione contro i denti dei gatti svolge un ruolo simile a quello delle ossa.

Purtroppo però, per garantire al gatto denti sani e forti il cibo secco non è sufficiente; per proteggere i denti dei gatti dalle varie patologie che possono colpirli prima di tutto occorre la prevenzione. I denti del gatto per essere sani devono essere bianchi, senza tartaro. Il tartaro sui denti del gatto è, come è noto, quella sostanza di colore giallo che si posa sulla base del dente e che è prodotta dai rimasugli di cibo mischiati con la saliva.

Se il tartaro non viene rimosso con una certa regolarità, con l’andar del tempo diverrà un focolaio di infezione; causando patologie odontoiatriche come gengiviti o peridentiti, dolori, ascessi, caduta dei denti e alitosi. Quando il gatto ha la gengivite non resta che ricorrere al veterinario che dovrà anestetizzare il micio per poi effettuare la pulizia dei denti e nei casi più gravi, estrarre i denti malati.

Come lavare i denti al gatto

Prima di capire come lavare i denti al gatto, vogliamo ricordarvi che occorre abituarlo a questo tipo di manipolazione fin da piccolo. Passate un dito impregnato di tonno o comunque un alimento particolarmente gradito sulle gengive del cucciolo, al fine di fargli apprezzare il sapore e permettervi di toccarlo in quella zona. Una volta che il gattino si sarà abituato al contatto, passeremo quindi allo spazzolino.

In commercio troverete in vendita appositi spazzolini e dentifrici per gatti atti allo scopo. Inizialmente, spazzolate i denti del gatto procedendo dall’alto verso il basso, per pochi secondi, dandogli subito il premietto; in seguito, quando sarà un pochino più abituato, aumentate la durata. Ricordatevi di iniziare sempre dalla parte posteriore dei denti che è quella dove il tartaro si deposita prima e quindi quella maggiormente esposta a problematiche dentali.

Cercate di pulire i denti al gatto con regolarità e possibilmente sempre alla stessa ora in modo che diventi per lui una piacevole abitudine. Se non avete mai abituato il vostro gatto fin da piccolo alla pulizia dei denti, seguite lo stesso metodo sopra descritto, ma fatevi aiutare da un familiare o un amico che vi tenga fermo il gatto; se non gli avete mai passato il dito sulle gengive anche se sa di tonno, inizialmente opporrà resistenza. Un ultima cosa importantissima… Non usate mai i dentifrici per uso umano!!! Molti dei nostri dentifrici contengono xilitolo, una sostanza tossica per i gatti che può provocare gravi danni allo stomaco.