Gengivite del gatto, paradentite e granuloma: cause, sintomi e cura

gengivite del gatto

Analizziamo le malattie della bocca nel gatto; scopriamo che cos’è la paradentite, il granuloma eosinofilico felino e quali sono i sintomi e la cura per la gengivite del gatto

Labbra e colore delle gengive del gatto

Per essere sane, le labbra e le gengive del gatto, devono essere di un bel colore rosa. Le gengive in particolare, sono in grado di dirci se il nostro micio è in salute; sono infatte in grado di evidenziare quanto ossigeno è presente nei globuli rossi e sono delle ottime rivelatrici per quanto riguarda la circolazione sanguigna. Le labbra del gatto invece, per essere sane non devono presentare infiammazioni e/o gonfiori, inoltre non devono emanare un cattivo odore.

Spesso l’alitosi del gatto è prodotta proprio da una cattiva igiene orale e se notiamo del tartaro è inutile ricordare che dovremo pulire i denti al gatto il prima possibile. E’ importantissimo quindi controllare periodicamente il colore delle gengive e rercarsi subito dal medico veterinario in caso mostrino un colore diverso dal rosa. Le colorazioni possono essere:

  • Rosse: infezione con febbre, presenza di sangue nella bocca, avvelenamento da monossido di carbonio.
  • Viola o cianotiche: evidente shock per mancanza di ossigeno.
  • Gialle: il gatto potrebbe soffrire di un importante disturbo al fegato, parassiti del sangue o peritonite infettiva felina (FIP),
  • Rosa pallido tendente al bianco: probabile anemia o emorragia.

colore gengive gatto

Gengivite del gatto sintomi e cura

La gengivite nel gatto è causata da un’infezione batterica del cavo orale dovuta ad una scarsa igiene. La gengivite nei gatti si riconosce per una sottile linea rossa lungo il margine delle gengive; accompagnata da gonfiore, alitosi, tartaro e placca.

Questi batteri si localizzano nel solco gengivale e provocano un’infiammazione che può portare allo scollamento della gengiva dal dente. Se non si interviene per tempo con un’accurata pulizia dentale, il disturbo può degenerare in paradentite e nei casi più gravi portare alla perdita dei denti del gatto.

parodontite gatto

Che cos’è la paradentite del gatto

La paradentite è un’infiammazione delle gengive, dei legamenti parodontali, degli alveoli e del tessuto connettivo che ricopre la radice del dente. E’ una delle malattie più comuni, in quanto solitamente i proprietari si accorgono dei problemi dentali solo dopo che la gengivite è degenerata. A differenza di quella umana la parodontite nel gatto oltre a distruggere i denti e provocare piccole fratture alla mandibola può causare malattie molto gravi.

Questo a causa dei batteri che migrano nel sangue e portano alla alla c.d. polmonite ab ingentis ed infezioni a carico del cuore dette endocarditi batteriche. Va da sé che spetta al veterinario stabilire lo stadio della malattia e fornire di conseguenza la terapia più adeguata.

granuloma eosinofilico felino

Il granuloma eosinofilico felino

Si tratta di una patologia tutta felina. Il cane non ne viene colpito ad eccezione del Siberian Husky. In questa razza infatti è stata riscontrata una patologia del cavo orale molto simile al granuloma eosinofilico del gatto. Questa patologia può manifestarsi non solo nel cavo orale (ossia bocca e labbro superiore) ma anche sulla coscia e nell’addome. Il granuloma eosinofilico felino si presenta sotto forma di lesioni ed ulcere molto dolorose che possono rendere problematica l’alimentazione del gatto.

Non sono note le cause: vi è chi sospetta che sia una patologia di origine genetica; chi sostiene che sia dovuta ad allergie; e chi pensa che la causa sia da ricercarsi nei disturbi del sistema immunitario strettamente collegati a malattie virali di natura cronica. La patologia colpisce i gatti di giovane età (attorno ai 2-3 anni) e li accompagnerà per tutta la vita con fasi acute più o meno frequenti. Anche in questo caso la terapia deve essere decisa esclusivamente dal veterinario in base allo stadio della malattia e la zona in cui è localizzata.