Gestazione dei gatti, gravidanza e parto del gatto: informazioni e consigli

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Diamo utili consigli riguardo la gestazione dei gatti. Scopriamo come avviene il parto del gatto e quali sono le problematiche che possono insorgere durante la gravidanza del gatto

La gestazione dei gatti

I gatti raggiungono la maturità sessuale dai sei mesi in su, di conseguenza già a questa età possono riprodursi. Se la fecondazione ha avuto un esito positivo, il calore della gatta si blocca e inizia la gravidanza che dura circa due mesi, proprio come quella del cane. Per accertarsi che la gatta è incinta occorre attendere almeno 20-25 giorni dopo l’accoppiamento; ossia quando dall’ecografia è possibile accertarsene. Per fare una radiografia e vedere quanti sono i cuccioli bisognerà aspettare il 45° giorno, periodo in cui inizia la calcificazione del cranio dei gattini.

Nel periodo finale della gestazione dei gatti sarà nostro compito iniziare a preparare la “sala parto”. Spesso il luogo dove partorire se lo scelgono da sole ma dovremo comunque cercare di offrirgli degli oggetti di suo gradimento: come cuscini, traversine, ceste ecc. Deve stare calda e tranquilla. Ci si accorgerà che la gatta sarà pronta a partorire giusto qualche giorno prima; diventerà molto irrequieta e nervosa. Ventiquattro ore prima del parto invece la temperatura del gatto diminuirà di un grado e la nostra gattina sarà molto più affettuosa, cercando coccole di continuo. Può capitare che la gatta abbia anche delle perdite biancastre; indicano che il tappo mucoso si è sciolto e quindi è pronta per partorire.

parto gatta

Come avviene il parto del gatto

Quando inizia il parto del gatto, ossia quando si romperanno le acque, le contrazioni saranno più frequenti e i gattini inizieranno ad essere espulsi. Importante è controllare che ad ogni uscita del gattino corrisponda una placenta. Se questa rimane nell’utero, potrebbe portare infezioni. La gatta di solito rompe il sacco amniotico e spezza il cordone ombelicale; successivamente lecca il cucciolo per farlo respirare e mangia la placenta. Se la gatta non spezza il cordone ombelicale dovrete farlo voi; ma fate attenzione a non tagliarlo troppo vicino all’addome al fine di evitare ernie ombelicali.

Massaggiate poi i gattini per farli respirare ripulendo per bene la loro bocca e il naso. La velocità con cui i micini vengono al mondo è molto più alta di quella dei cani. Si va da pochi minuti a un massimo di una ora. Considerate che generalmente i primi escono più rapidamente degli ultimi, perché devono scendere lungo il collo dell’utero; di solito il parto del gatto dura sei ore.

Problematiche relative alla gravidanza dei gatti

La gravidanza dei gatti è sempre un punto interrogativo: può andare liscia come l’olio come può essere problematica; è quindi importante riconoscere i segnali d’allarme. Ad esempio, se la gattina non dà segni di voler partorire, vi è il rischio di un sovra parto. Prestate attenzione anche se la gatta ha delle contrazioni molto deboli, non sono mai un buon sintomo. Se durante qualsiasi momento della gravidanza compare uno scolo verde sappiate che è presente un’infezione all’utero; mentre se vedete qualche perdita rossa non allarmatevi, è una cosa del tutto normale. Tuttavia se si tratta di un considerevole flusso di sangue dovete correre subito dal medico veterinario, potrebbe infatti trattarsi di una forte emorragia.

Quando un micino rimane incastrato nel canale del parto, delle volte basta una lieve manipolazione ma fate molta attenzione; se tirate troppo forte rischiate di rompere le zampette, i cuccioli appena nati sono davvero delicatissimi. Se il tempo tra l’uscita di un cucciolo e l’altro è troppo lungo, un micio potrebbe essersi incastrato; in questo caso ci vuole un cesareo di emergenza. Infine se dopo il parto la gatta ansima troppo o respira male, potrebbe esserci il rischio di un’infezione; in questo caso occorre portarla subito dal medico veterinario.