Sturn – Cane cieco e sordo, adottato per poi essere soppresso

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Niente lieto fine per questo cane, che fin da subito ha avuto una vita sfortunata. Il destino beffardo l’aveva illuso di poter avere un futuro, ma per lui non c’è stata via d’uscita. E’ stato ucciso, proprio da chi aveva mostrato per lui un minimo di interesse.

Non lo voleva nessuno

Questa storia si svolge fra Erba, provincia di Como, e la Svizzera, e il protagonista si chiama Sturn. Sturn è un cane che ha passato gran parte della sua vita in un canile, e tutti pensavano che ci sarebbe rimasto per sempre. Sturn è un cane cieco e sordo, che naturalmente nessuno ha mai voluto adottare. Fino a poco tempo fa viveva nel canile “Gli amici del randagio di Erba”, e stava bene tutto sommato, era coccolato e aiutato in tutti i modi possibili.

Certo, non era proprio una casa ma era quanto di più simile a una famiglia Sturn potesse sperare. Per questo motivo quando qualcuno si è presentato alla porta dicendo che voleva adottarlo nessuno riusciva a crederci.

Ucciso senza motivo

Era una volontaria del canile, lavorava lì da anni ed era considerata un’amorevole e responsabile persona, amante degli animali e tanto bastava. Ha portato Sturn nella sua casa in Svizzera, dove viveva con altri cani. Tutto sembrava andar bene, ma il sogno è durato davvero poco, e dopo poche settimane la volontaria ha riportato Sturn al canile, perché non riusciva proprio ad andar d’accordo con gli altri animali. Questo può sembrare già abbastanza brutto, ma rimanere in quel canile poteva salvargli la vita..e invece no, dopo pochi giorni la volontaria ha dichiarato di voler provare ancora, e se l’è riportato a casa con sé. Questa volta è durata ancora meno, la donna ha preso Sturn dopo pochi giorni e lo ha fatto sopprimere, poiché abbaiava troppo.

L’eutanasia di Sturn è stata decisa ed eseguita in base ad un presunto “disturbo della quiete pubblica”, senza che il cane presentasse nessun problema fisico. Né la sordità né la cecità da cui era stato affetto per tutta la vita creavano un danno che giustificasse un gesto simile. Con un post su Facebook, “Gli amici del randagio di Erba” non solo si è dissociato dal gesto compiuto da quella che era una loro volontaria, ma ha promesso di sporgere denuncia per un reato perpetrato in Svizzera ma punibile in Italia. Un gesto veramente quello cattivo quello della ex volontaria, di cui conosciamo solo le iniziali, S.P.

Un destino crudele

Sturn è morto, ucciso dall’unica persona che, per un attimo, lo aveva illuso di voler vivere con lui. E’ nato come un cane sfortunato, cieco e sordo, e  per questo ha passato la maggior parte della sua vita in un canile; di certo quello che non avrebbe mai potuto immaginare è che quello fosse il posto più sicuro per lui. Il perché questa persona abbia preso in affido un cane, lo abbia riportato al canile con una scusa, poi lo abbia portato di nuovo via per farlo infine sopprimere, rimarrà un mistero. A meno che, in un futuro processo, non sia proprio lei a fare chiarezza su questa vicenda.