Trovato e smantellato un canile lager a Chieti, pessime le condizioni in cui sono stati rinvenuti gli animali. Tutto sequestrato dai Carabinieri locali, e ora si aspetta una degna punizione per chi lo gestiva.
Denunciata la proprietaria, aspettiamo la pena
Chieti, posto sotto sequestro un allevamento abusivo di cani, si trattava di Jack Russell e Pitbull. I cani venivano tenuti in condizioni pietose, e molti di loro avranno bisogno di un lungo periodo di recupero ora che sono stati tratti in salvo. Sono 23 i cani posti sotto sequestro penale e affidati alle cure di persone competenti e amorevoli. Intanto è già scattata una denuncia per la donna che gestiva il tutto, residente a Ortona e accusata di diversi reati ai danni degli animali.
A condurre le indagini i Carabinieri forestali di Ortona, appunto, di Lanciano e il nucleo operativo Cites di Pescara. Gli animali ora sono al sicuro, ma il modo in cui hanno vissuto fino ad oggi lascerà certamente un segno indelebile.
Animali tenuti in condizioni pietose
Erano tenuti al buio, in condizioni igienico sanitarie a dir poco riprovevoli. Il pavimento cosparso di escrementi era l’unica cuccia di cui disponevano, acqua e cibo erano appena sufficienti per mantenerli in vita. Lo scopo era quello di vendere i cani di razza tramite internet o a compratori consapevoli e consenzienti, disposti a tutto pur di spendere qualche euro in meno. Purtroppo Ortona non è nuova a simili episodi; l’ultimo risale a pochi giorni fa, quando è stato sequestrato un simil Setter da un appartamento in cui era prigioniero, fra cumuli di spazzatura. Non solo, negli ultimi mesi sono state effettuate sanzioni per migliaia di euro, sempre nella stessa zona, per mancata denuncia di smarrimento di animali di proprietà, omessa iscrizione all’Anagrafe canina e possesso di cani legati a catena.
I veterinari della Asl hanno accompagnato le forze dell’ordine in questa incursione, ufficializzando lo stato di grave degrado e incuria in cui si trovavano i cani. Il colonnello Nevio Salvini, a capo dei Carabinieri forestali di Chieti, puntualizza in una nota che non smetteranno di stanare questi allevamenti lager; la cui gestione non ha niente a che vedere con il benessere degli animali, e tutto con il lucro. Ed è per questo, aggiunge, che si continuerà a tutelare i diritti legali degli animali e a cercare di punire chi troppo spesso li scavalca.
I 23 cani sequestrati sono in buona salute, ma la disidratazione, la fame, la mancanza di cure e di igiene avranno le loro conseguenze ad ampio raggio; e i cani avranno bisogno di un po’ di tempo prima di poter essere di nuovo adottabili, questa volta si spera da famiglie che abbiano a cuore gli animali e il loro benessere.