Che cosa lega gli animali domestici al Coronavirus? Niente. Non c’è motivo di pensare che ci sia il rischio di contrarre il virus tramite il nostro cane che ha fatto una passeggiata al parco. A dirlo è l’Organizzazione Sanitaria Mondiale.
Il panico da Coronavirus dilaga
E’ arrivata l’ondata di panico legata al Coronavirus. Si sente di tutto ai telegiornali, si parla di quarantene, regioni recintate, scuole chiuse e supermercati saccheggiati che neanche nel famoso dopoguerra. La gente ha paura, e si difende come può. I pareri degli esperti che parlano in tv sono fin troppo discordanti, e noi poveri mortali non siamo più in grado di capire se si tratta di una brutta influenza o di un virus della portata dell’Ebola. Le persone non sanno, ricevono fin troppe informazioni che creano caos, allarmismo e paura.
Basti pensare al mercato nero dell’igienizzante per le mani di cui tanto si parla in rete, alle gite scolastiche annullate, ai concorsi pubblici sospesi. E in tutto questo le persone non capiscono il ruolo dei propri animali in questa situazione spaventosa. C’è la possibilità che un cane o un gatto veicoli il virus in casa nostra? Cani e gatti possono essere portatori sani del Coronavirus? Di chi ci possiamo fidare?
Gli animali domestici non c’entrano nulla
Dalla Cina sono giunte giorni fa notizie orripilanti che riguardavano gli animali domestici. Parte tutto dalla convinzione che il paziente zero sia stato infettato da un pipistrello; il salto logico è abbastanza semplice: se ad infettare è stato un pipistrello, allora anche gli animali domestici possono essere ospiti. E così, con questa paura, la gente è impazzita. A Wuhan la polizia ha minacciato di sparare a vista a qualsiasi animale domestico incontrato per strada; e villaggi vicini hanno invitato caldamente le persone a “trattare” i propri cani e gatti..un modo elegante per forzare la soppressione. Sono circolati in rete video di cani lanciati dal balcone, come fossero gli untori di una pericolosa peste nera.
Per fortuna a fare un po’ di chiarezza ci ha pensato l’Organizzazione Sanitaria Mondiale, avallata dall’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Spallanzani. Nel vademecum diramato per contenere il panico e adottare misure di sicurezza a proposito del virus ce n’è una chiarissima: “Non ci sono prove che il Coronavirus possa diffondersi contagiando animali domestici come cani e gatti”. Dobbiamo concentrarci su questa frase, i cani, i gatti, ma anche uccellini e pesciolini rossi non trasmettono il virus. Per il resto delle regole, si tratta di nient’altro che norme basilari di igiene. E’ sempre bene lavarsi le mani dopo aver toccato gli animali, dice la regola del vademecum, ma non è che la solita precauzione per proteggersi dai batteri delle varie Escherichia Coli e Salmonella.
Coronavirus e animali domestici
I nostri cani e gatti possono continuare a fare la loro solita vita, e dormire sonni tranquilli. E anche noi. Non dobbiamo avere paura dei nostri animali, perché non c’è nessun motivo di credere che possano veicolare il coronavirus. Detto questo, non è sempre semplice distinguere le fake news da quelle sensate purtroppo, quindi durante le nostre ricerche compulsive; cerchiamo di affidarci a siti certi, e soprattutto a quello del Ministero della Salute, che può dare informazioni chiare e semplici da comprendere. Per tutto il resto, sia noi che i nostri animali, non dobbiamo far altro che seguire le direttive del nostro Comune, senza farci prendere da un panico sconsiderato e deleterio.