E’ arrivato il freddo, e tutti amiamo mettere capi d’abbigliamento che mantengano il giusto tepore. Facciamo attenzione a cosa indossiamo però, sembrerà assurdo ma in circolazione ci sono molti abiti che sfoggiano terrificanti pelliccette di cane o gatto.
Cani e gatti usati per le pellicce
Legale o no, il mercato delle pellicce di cane o di gatto c’è, ed è presente anche nel nostro Paese. Molto più spesso di quanto vorremmo, possiamo incappare, pur senza rendercene conto, in cappotti o accessori per il vestiario con inserti di pelliccia vera, e non è poi così raro che la pelliccia in questione sia di cane o di gatto. A lanciare l’allarme è come sempre AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. Pare che vada fatta particolare attenzione per gli abiti provenienti dall’Europa dell’Est, ma non solo. Molti dei più importanti nomi della moda si sono espressamente schierati dalla parte degli animali, abolendo totalmente le pellicce vere. Tuttavia esiste un orribile mercato che smercia pelli e pelo di animali di qualsiasi genere, e sempre più spesso si tratta di cani e gatti.
Pare che siano più di quattro milioni i capi d’abbigliamento già venduti nel nostro paese che sono stati “abbelliti”, e questo termine in questo caso ci fa orrore, con la pelliccia dei nostri adorati animali, e si trovano in ogni dove. E’ il risultato di allevamenti illegali che lasciano crescere gli animali in piccolissime gabbie, ovviamente fuori da ogni controllo. I cani e gatti in questione, ma anche le volpi, vengono uccisi e scuoiati appena hanno raggiunto la giusta grandezza, sempre posto che non muoiano prima a causa dei maltrattamenti e degli stenti.
Occhio alle etichette
Molto spesso la pelliccia vera viene spacciata per sintetica, e le etichette non aiutano. Le diciture sono quantomeno poco chiare e tendono ad ingannare chi acquista; per questo motivo forse sarebbe meglio evitare anche quelle ecologiche a meno che non siamo certissimi di cosa stiamo acquistando. AIDAA e Humane Society, il corrispettivo americano, mantengono accesi i riflettori su questo argomento, e forniscono dei consigli agli acquirenti ignari.
Bisogna leggere bene le etichette, e assicurarsi che non ci sia una di queste diciture, che nascondono nomi di cane come Fox of Asia, Dogaskin, Pemmern Wolf, Dogue of China, Gae Wolf e Finnracoon; o di gatto come Lipi, Housecat, Mountain Cat e Katzenfelle. I capi che riportano queste diciture possono essere denunciati al NOE, Carabinieri Nucleo Ecologico, che provvederanno a fare le giuste indagini e perseguire il responsabile. Che sia il brand, il negoziante o chi importa gli abiti, l’utilizzo delle pellicce di cani e gatti in Italia è punito come reato penale, com’è giusto che sia. E’ importante non chiudere gli occhi e denunciare immediatamente perchè questo scempio venga fermato.