Non bastano le denunce, le manifestazioni pro animali, i discorsi di sensibilizzazione. Non basta niente. Animali domestici che continuano a morire per mano dell’uomo; è un argomento oramai logoro, e tuttavia più attuale che mai. Andiamo a vedere cosa sta accadendo in provincia di Cosenza.
Un post per denunciare
Siamo in Calabria, e per l’esattezza a Bisignano, comune in provincia di Cosenza. Nella giornata dell’altro ieri gli abitanti di Corso Vittorio Veneto hanno avuto un amaro risveglio, che ha scosso le coscienze di tutti. Ben cinque gatti sono stati trovati morti, allineati lungo il bordo del viale. Fra questi c’era un cucciolino, evidentemente preso a calci con violenza. E c’era anche una gattina incinta. La causa delle morti sembra già essere stata chiarita: si tratta di avvelenamento. Immediata la denuncia alla Polizia Locale, che già ha avviato un’indagine per risalire al o ai colpevoli della strage.
Gli abitanti, furiosi per l’accaduto, hanno scelto di affidare al social per eccellenza tutta la loro rabbia. In un lungo post viene denunciata la brutalità del gesto, e lo spettacolo orrido che si sono trovati di fronte. Un lungo post che cerca di sensibilizzare, che chiede aiuto e informazioni per catturare il colpevole di una tale violenza. Ma anche un post di denuncia vera e propria, a cui viene allegata la copia del verbale stilato dagli agenti, e viene chiesto il tempestivo intervento del Sindaco.
Le vittime aumentano, ed è caccia al killer
Se la persona responsabile di questo terribile atto criminale ha già visionato il post, di certo non si è fatta spaventare. Solo ieri mattina è stato trovato un sesto cadavere di gatto, morto sempre per la stessa causa. E poi ancora un altro. Questa mattina due gatti sono stati ricoverati con chiari segni di avvelenamento, in lotta fra la vita e la morte. E’ di pochissime ore fa la conferma che anche questi ultimi due sono diventate vittime, i veterinari non hanno potuto fare nulla per loro. E’ chiaro a tutti come la morte per avvelenamento sia un qualcosa di premeditato, organizzato con il chiaro intento di fare pulizia.
Far trovare le carcasse allineate lungo la strada poi sembra un messaggio rivolto alla gente che lì ci vive, e che magari i gatti li ama. Non è possibile che nessuno abbia visto niente, ed è a questo che i cittadini si attaccano nel loro lungo post. Alla bontà d’animo delle persone che non farebbero mai del male a un animale, e che magari non denunciano solo per paura. Ma c’è bisogno di fermare questa persona, che evidentemente una coscienza non ce l’ha, e continuerà, l’ha già dimostrato, ad uccidere gatti.
La denuncia già sporta contro ignoti è almeno un primo passo, che ha urgente bisogno di essere coadiuvato da testimonianze utili a risolvere il caso. E’ per questo motivo che noi intendiamo alzare il post dei cittadini di Bisignano, nel tentativo di aiutarli a catturare il colpevole. Nove in tutto i gatti uccisi senza pietà. Non è accettabile, nessuna ragione al mondo potrebbe mai giustificare un atto simile. Diventa urgente fermare il colpevole, indifendibile, e punirlo con una pena che faccia da esempio a qualche eventuale e scellerato emulatore.