Brescia- Vivi per miracolo due Amstaff rinchiusi in casa da giorni

amstaff abbandonati

In alcuni casi non è neanche giusto parlare di maltrattamenti sugli animali. Si tratta d’inciviltà, di completa assenza di empatia e di totale anaffettività. E’ il caso della storia di cui vogliamo parlare oggi, e di due cani vivi per un caso fortuito.

La preoccupazione dei vicini

Siamo a Brescia, nel cuore della città. Un qualunque monolocale abitato da un uomo e due cani. Si tratta di una coppia di Amstaff, maschio e femmina, di proprietà appunto del padrone di casa. Qualche giorno fa l’inquilino è andato via, senza lasciare detto nulla ai vicini, senza neanche avvertire nessuno. A distanza di tre o quattro giorni è stata chiamata una volante dai vicini di casa, preoccupatissimi per un terribile odore che usciva dal monolocale apparentemente vuoto. Non avendo visto il vicino andare via, gli abitanti della stessa palazzina si sono preoccupati quando il tanfo ha cominciato a invadere l’androne delle scale, ed hanno temuto il peggio, aspettandosi di trovare addirittura un cadavere.

Al loro arrivo, gli agenti della polizia locale hanno dovuto abbattere la porta, mossi dalla preoccupazione che fosse capitato qualcosa di brutto all’uomo. E invece no, il proprietario della casa sta benissimo, purtroppo altrettanto non possiamo dire della coppia di Amstaff che vivevano con lui.

Sequestrati i due cani, ora si andrà a processo

Appena sfondata la porta, gli agenti si sono trovati di fronte due paia di occhi socchiusi dallo sfinimento. I due cani erano accasciati a terra, senza più neanche la forza di muovere la testa. La femmina era letteralmente in fin di vita, e non avrebbe resistito ancora per molto. Oltre ai due cani, nell’appartamento c’erano solo cumuli di escrementi. Niente cibo, niente acqua, niente di niente. Quasi morti di fame e di sete, debolissimi, i due cani sono stati soccorsi immediatamente dai veterinari dell’Ats giunti sul posto.  Subito dopo le primissime cure, i cani sono stati sequestrati e portati in una struttura in cui ci si sta occupando di loro. Non stanno ancora bene, ma sopravvivranno a questa terribile avventura.

Nel frattempo gli agenti di Polizia si sono messi subito sulle tracce del proprietario dei due cani, che è stato rintracciato e convocato in centrale. In sua difesa l’uomo ha cercato di far credere che i cani erano rimasti soli meno di un giorno. La versione naturalmente non ha convinto gli agenti, e appare ovvio che, nel lasso di tempo dichiarato dall’uomo, i cani non avrebbero potuto ridursi in quello stato. E’ stata aperta un’inchiesta, e certamente si andrà a processo. L’uomo dovrà rispondere di abbandono e maltrattamento aggravato ai danni dei due cani. Intanto resta una domanda che ci perseguita, e che non possiamo esimerci dal proporre anche a voi. I vicini che hanno chiamato gli agenti hanno detto di essere stati allertati dalla terribile puzza che usciva dall’appartamento, al punto da credere che ci fosse un cadavere.

Ma i due cani, prima di terminare le forze, e mentre cercavano di resistere faticosamente a una morte terribile, come mai non hanno abbaiato furiosamente? Come mai nessuno lo ha notato? Evidentemente non è che una domanda retorica, cui non ci aspettiamo nessuna risposta. Forse la casa era insonorizzata o forse la tv era a un volume troppo alto. Vittime silenziose. Resta però quel vago senso d’indifferenza che spesso si percepisce, quando si compie una tragedia ai danni di qualcuno, subito fuori l’uscio di casa di qualcun altro. E nessuno si accorge di niente. Salvo poi ritrovarsi tutti al bar, davanti ad un caffè, a chiedersi com’è possibile che accadano queste cose.