Raccontiamo la storia di Camilla, una splendida Breton appena uscita da una lunga prigionia. Proviamo a descrivere le condizioni in cui era costretta a vivere, colpevole di non essere più utile per il suo scopo principale.
Prigioniera da anni
Camilla è una Breton, si tratta di un cane da caccia di origine francese. Ha sedici anni, ormai inizia ad essere vecchiettina, ma già da diverso tempo ha smesso i panni di cane da caccia e indossato quelli di una prigioniera. Ci troviamo ad Ancona e, dopo una serie di segnalazioni, le guardie zoofile dell’Oipa fanno irruzione in un’abitazione, per cercare il cane che verosimilmente dovrebbe vivere lì. Non trovano nulla all’interno della casa, ma quando scendono per una veloce occhiata nello scantinato si rendono conto che la situazione è seria. Lì, in una stanza buia e senza finestre, vive Camilla. Imprigionata in una minuscola cella circondata da vecchie reti di un letto, con nient’altro che una ciotola di cibo e di acqua a tenerle compagnia.
Lo scantinato puzza, è pieno di escrementi, di cianfrusaglie e di immondizia. C’è del materiale pericoloso per Camilla accatastato, e nessuno spazio per fare movimento. Cos’è successo a questo povero cane? Non è difficile capirlo, ad un certo punto della sua vita Camilla non era più utile per il suo compito principale, la caccia. Il cane è stato immediatamente sequestrato e messo in salvo, al momento è molto provata dalla vita condotta negli ultimi anni, ma ha ancora speranza. Non appena sarà dichiarata adottabile, speriamo che trovi una famiglia che la aiuti a passare in pace e serenità il tempo che le resta da vivere, tentando di ripagarla per tutti i torti subiti finora.
Una brutta storia, ma non un caso isolato
A rilasciare una dichiarazione sui quanto accaduto è Rocco Coretti, e si tratta del coordinatore delle guardie zoofile Oipa riguardanti la regione Marche. Stando alle sue parole non si tratterebbe di un caso isolato, che i cani da caccia vengano maltrattati quando sono troppo vecchi per l’attività venatoria è storia comune. Di solito vengono chiusi in vecchie abitazioni vuote, in casali di campagna o magazzini. Soli e abbandonati a loro stessi, se sono fortunati riescono a sopravvivere grazie a quel poco che gli viene fornito dai loro “amorevoli” padroni. L’abbandono di cane, il maltrattamento, le condizioni di vita incompatibili con la razza sono un reato nel nostro Paese, ma questo non sembra essere un deterrente.
Il proprietario del cane ritrovato ad Ancona sarà perseguito penalmente, ma questa non è una gran consolazione purtroppo. Spaccano il cuore le immagini di Camilla che sono state rese pubbliche dall’Oipa, foto in cui traspare il carattere dolce e amorevole di questa cagnolina. Nonostante tutti gli abusi subiti, Camilla si mostra socievole e fiduciosa, scodinzola affettuosamente a chi le porge una carezza. Ha il diritto di essere arrabbiata e delusa Camilla, e invece no, lei crede ancora nel genere umano. Fortunata la persona che deciderà di prenderla con sé, non abbiamo dubbi che sarà un’ottima compagna di vita, a dispetto della vita che qualcuno ha deciso di riservare a lei.