Cane muore durante il parto insieme ai suoi cuccioli, denunciata

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Il parto dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo, e idealmente è sempre collegato a un momento splendido. Ma a volte non va così. Questa è la storia di cinque cani morti, dei soccorsi chiamati in ritardo e forse di un grave problema economico.

Accusata di non aver chiamato i soccorsi per tempo

Siamo nel quartiere di Baggio, a Milano. Una giovane donna di ventisette anni è la proprietaria di una femmina di American Staffordshire. Pochissimi giorni fa il cane è morto, insieme a quattro degli undici cuccioli che stava partorendo, e a questo proposito è già stata aperta un’inchiesta; il sospetto che grava sulla donna è quello di aver chiamato troppo tardi l’intervento medico veterinario, provocando così la morte di cinque animali. A far partire la segnalazione è stata l’Enpa, che ha allertato il Nucleo Tutela Animali della Polizia Municipale milanese.

Ora le indagini andranno avanti e, se si dovesse giungere a una condanna, si terrà conto del nuovo Regolamento per il benessere e la tutela animali approvato a febbraio nel comune di Milano.

Gli inquirenti cercheranno la verità

Il Nuovo Regolamento parla di cure veterinarie che devono essere assicurate ai propri animali domestici senza eccezioni, e il non rispetto delle regole può essere punito con multe molto severe. Nella vicenda di cui parliamo c’è questa donna, mamma di due figli e presumibilmente in difficoltà economica. Pare che per risparmiare, durante la gravidanza il cane non sia mai stato sottoposto a una visita, e questo avrebbe inevitabilmente compromesso l’esito del parto. La donna, tuttavia, non ammette questa verità e contesta la colpa proprio al veterinario, accusato di negligenza. Nel frattempo tutti i cuccioli sopravvissuti sono stati sequestrati e affidati a un’associazione di Ferrara che se ne prenderà cura, nell’attesa dell’evolversi della situazione.

Il rischio, per la donna, è quello di una condanna penale per uccisione di animale. Una situazione che potrebbe avere dei risvolti molto gravi, e per questo speriamo che le indagini siano il più accurate possibile. C’è da dire che, in un momento di possibile disagio economico, non è difficile immaginare la situazione; bisogna anche pensare, però, che ci sono molte associazioni disposte ad aiutare gli animali di persone economicamente disagiate. Quest’ultimo scenario ci riporta, purtroppo, al discorso della negligenza. Differente sarebbe lo scenario nel caso in cui si riuscisse a dimostrare un’indifferenza o una certa superficialità da parte del medico veterinario.

Cercheremo di seguire da vicino questa vicenda, per vedere che direzione prenderanno le indagini e per assicurarci che, in qualunque caso, qualcuno paghi per la morte di una giovane mamma e dei suoi quattro cuccioli.