Come abbiamo già avuto modo di raccontare, negli Stati Uniti molti tribunali utilizzano cani da pet therapy durante quei processi dove sono coinvolti i minori soprattutto se vittime di abusi o testimoni di efferati delitti.
La presenza del cane da pet therapy permette al bambino di affrontare il processo e raccontare in modo un po’ più rilassato l’accaduto, soprattutto quando al banco degli imputati siede un pedofilo.
I Courthouse Dogs sono ovviamente addestrati e stanno svolgendo un ottimo lavoro, ma non a tutti va a genio la loro presenza, soprattutto agli accusati e ai loro avvocati che le tentano tutte pur di difendere il loro cliente. Infatti proprio uno di loro, l’avvocato di un uomo accusato di aver abusato sessualmente di un bambino e di aver venduto droga ad un altro ha accusato uno di questi cani di aver influenzato la giuria.
Si tratta di Avery, un incrocio tra un Golden Retriever e un Labrador di 4 anni che ha già presieduto 77 casi giudiziari in Ohio. Il suo operato però è diventato il centro di una querela giudiziaria. L’avvocato di un pedofilo ha accusato il cane da pet therapy di aver influenzato la giuria che ha condannato il suo cliente a 4 anni di galera.
Ovviamente i pubblici ministeri del processo hanno sostenuto che Avery era sì presente in aula, ma, come previsto, era ai piedi del bambino che stava testimoniando. I giurati non potevano vedere il cane che era fuori dalla loro visuale.
Il caso è andato avanti in quanto l’avvocato dell’uomo ha fatto ricorso e la causa è arrivata alla Corte d’Appello di Stato che ha assolto Avery dall’accusa di aver influenzato la giuria.
Secondo la Corte: i giudici sono autorizzati a consentire l’uso di tutti i mezzi necessari, mediante permessi speciali, affinché le giovani vittime di abusi sessuali chiamati a testimoniare abbiano il difficile compito alleggerito fin dove è possibile. Tra questi metodi ci sono anche i cani da pet therapy.
E’ stata una vittoria importante per chi si è battuto affinché i cani da pet therapy possano avere accesso ai tribunali al fine di dare conforto alle giovani vittime.
Quanto alla motivazione del ricorso della difesa dell’accusato ossia che un cane sia in grado di influenzare una giuria fa decisamente riflettere su come la razza umana sia brava a ritenersi superiore e/o inferiore agli animali quando le fa comodo.