Albaredo per San Marco, due cani sono stati ritrovati bruciati in un capanno, probabilmente perchè abbaiavano troppo insistentemente. Di nuovo un’aggressione che punisce l’istinto animale, una pretesa contronatura ed inaccettabile. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti ma l’indagine in corso prosegue a ritmo incessante.
La brutta vicenda
Questa è la triste storia di Bobo, uno spinone di quattro anni, e di Lea, una bella femmina di segugio di sei anni. Ieri mattina Marzia Tarabini, proprietaria dei cani, si è trovata di fronte una scena orribile; appena ha visto il capanno recintato dove dormivano i cani completamente carbonizzato si è resa conto dell’accaduto e ha chamato le forze dell’ordine. I rilievi sono iniziati subito e in base alle parole della proprietaria, ma anche dei vicini, appare chiaro che i due cani erano colpevoli di abbaiare troppo e troppo spesso ad orari sconvenienti.
Troppo di frequente ormai la cronaca ci racconta fatti orribili, a scapito di poveri animali indifesi, rinchiusi o maltrattati. In questo caso la tragedia si è svolta ad Albaredo per San Marco, un piccolo centro montano sito in Valtellina. La comunità è rimasta scossa dall’orribile vicenda e dalla violenza inaudita dell’accaduto, ed è vicina al dolore e allo sconcerto di Marzia Tarabini.
Le indagini dei Carabinieri
Fin dall’inizio si è parlato di incendio doloso, nel capanno arso i Carabinieri hanno rilevato tracce del combustibile con cui era stata ricoperta l’intera struttura di legno. In base alle prime ricostruzioni si pensa che il malintenzionato abbia appiccato il fuoco all’alba; prima delle 5 del mattino, e le fiamme divampate hanno investito anche parte dell’orto e alcuni alberi da frutto. I Carabinieri di Morbegno, hanno immediatamente aperto un’indagine e una durissima caccia allo spietato assassino, che pagherà duramente quanto ha causato.
Il sindaco di Albaredo, Patrizio del Nero, ha offerto massima collaborazione e la ferma volontà di trovare e consegnare alle forze dell’ordine questo criminale quanto prima. In una nota diramata immediatamente è proprio lui a denunciare l’eccesso di silenzio a coprire questi fatti spregevoli, e ad invitare tutta la popolazione al coraggio della denuncia.