E’ la bellissima iniziativa dell’ospedale Carreggi di Firenze. Alcuni cani addestrati collaborano con l’equipe medica alla riabilitazione dei pazienti appena usciti dal coma, e i risultati sono strabilianti.
I cani dottori
Si presentano proprio così in terapia intensiva, con una pettorina bianca con su scritto Pet Therapy Regione Toscana. Dopo essere stati lavati e disinfettati con cura, i cani entrano nella sala di rianimazione e affiancano i pazienti appena usciti dal coma, lasciandosi accarezzare ed interagendo dolcemente appena le condizioni di salute lo permettono. L’affiancamento inizia nei primi giorni di lucidità del paziente e lo accompagna fino al totale recupero. Sono cani abituati a rumori forti e odori insoliti, predisposti ad aiutare le persone in difficoltà. Sono cinque cani, fra cui Labrador, Golden Retriever e Cavalier King, che vengono definiti collaboratori, ma sono molto di più.
La responsabile della riabilitazione, Manuela Bonizzoli, racconta del benessere che questi cani apportano a tutto il reparto, equipe medica compresa. Vengono trattati come colleghi e tutti beneficiano della serenità che danno. Non si tratta affatto di un esperienza ludica, sempre la Bonizzoli parla del beneficio reale e tangibile che i pazienti appena usciti dal coma ricevono da questi cani, che sono uno forte stimolo per il recupero delle funzionalità motorie ma anche un fondamentale contatto fisico di cui i pazienti hanno assoluto bisogno.
Pet Therapy, Un progetto per il futuro
Dante, Nuvola, Caos, Teresa e Zeus, questi i nomi dei cani dottori, che lavorano a questo progetto come fossero persone vere. Potrebbe essere l’inizio di un qualcosa di grande, una sorta di rivoluzione in quei reparti ospedalieri dove si cerca di riportare alla normalità persone segnate nel profondo. L’ospedale Carreggi, funzionale e da sempre all’avanguardia, ha puntato sulla Pet Therapy, il cui valore è ormai noto a tutti.
Se i risultati dovessero essere davvero così sostanziali potrebbe essere l’esempio da seguire in tutti gli ospedali. Negli Stati Uniti non è raro che dei cani entrino all’interno di strutture sanitarie, con il preciso scopo di alleviare dolori e malinconia soprattutto nei reparti pediatrici. Ma i benefici che la Pet Therapy riesce a portare vanno oltre l’età dei pazienti; e soprattutto quando si tratta di bisogno di contatto fisico ed emozionale, il cane è e rimane il migliore amico dell’uomo.