Salvati due cani da una prigionia che li stava uccidendo. Non è la prima volta che si indaga su quella che è stata definita la fattoria degli orrori, speriamo almeno che sia l’ultima.
Erano ridotti malissimo
Ci troviamo a Poschiavo, comune svizzero appartenente alla parte italiana del Canton Grigioni. A smuovere il finimondo sono state le immagini correlate a una petizione cominciata sui social, mossa dagli animalisti e appoggiata da chiunque nel mondo virtuale. Giunte agli occhi di chi di dovere, le immagini hanno subito messo in moto il meccanismo delle forze dell’ordine; che purtroppo non erano nuove nell’abitazione svizzera. Dalle fotografie era facilmente intuibile che due cani fossero stati fatti prigionieri, e tenuti in una condizione decisamente incompatibile con la vita.
Giunti sul posto, gli agenti hanno dovuto mandare giù una scena ancora più cruenta del previsto. I due poveri animali erano ridotti malissimo, e tenuti come nessun essere vivente dovrebbe essere tenuto. Affiancati da Bearth Giochen, veterinario cantonese, gli agenti hanno fatto irruzione nella fattoria e sequestrato immediatamente i due poveri cani; oltre a un piccione e a una colomba sull’orlo della morte.
Non era la prima volta
I due cani erano tenuti in gabbie strettissime, che impedivano loro qualsiasi movimento. Il pavimento delle gabbie era completamento coperto dei loro escrementi sui quali, molto di rado, veniva gettata una manciata di crocchette. Niente acqua, niente luce. I poveri animali erano evidentemente giunti allo stremo, tanto che uno dei due presentava una seria ferita al naso, provocata molto probabilmente da un tentativo di fuga; certamente l’ennesimo. Non era la prima volta che il proprietario della fattoria degli orrori aveva problemi con la giustizia, nel 2012 ad esempio era stato già indagato per maltrattamenti ai danni degli animali, in quel caso si trattava di capre. Gli erano state tolte, e gli era stato proibito di tenere altre capre con sé, e in seguito a qualche controllo l’uomo pareva aver capito, almeno fino all’anno scorso.
Sulla base di alcune segnalazioni, infatti, alcuni mesi fa l’uomo era già stato redarguito per alcuni comportamenti insoliti nei confronti dei suoi cani. Si tratta di una persona sotto tutela dei servizi sociali, che già tanto tempo fa aveva dimostrato di essere quanto meno problematica. A rilasciare dichiarazioni su questa vicenda è stato proprio il veterinario cantonese Giochen, fra i primi a raccogliere l’allarme lanciata sui social. Non ci è chiaro come una persona già sotto stretta sorveglianza e recidivo in fatto di maltrattamenti verso gli animali, abbia potuto ridurre due cani in un simile stato.
Dalle foto si capisce chiaramente che non è una situazione nata ieri, quei poveri cani hanno alle spalle una prigionia piuttosto lunga, e stavano andando incontro a una morte lenta e dolorosa. E’ curioso come a rimettere in moto l’ingranaggio dello stretto controllo da parte delle forze dell’ordine, abbia dovuto essere un post lanciato sui social. Ora speriamo quantomeno che questa sia l’ultima volta, e che la giustizia faccia qual cosina in più che proibire a quest’uomo di detenere dei cani.