Cani randagi, perché è importante dargli da mangiare

cani randagi

In molti Comuni italiani è vietato dare da mangiare ai cani randagi, addirittura vi è stato un assessore di Caltanissetta che di fronte l’allarme randagismo ha dichiarato: “non dategli da mangiare, così non si riproducono e muoiono di fame”. L’assessore in questione ha aggiunto anche che portando loro da mangiare costantemente, essi aumentano e quindi è inutile. La ragione di fondo è che i cani randagi provocano incidenti, aggrediscono le buste della spesa degli anziani ed aumentano sempre più.

La dichiarazione, passata quasi inosservata alla conferenza stampa, non è sfuggita agli ambientalisti che hanno subito polemizzato sui social network. A quanto pare il Comune di Caltanissetta ha trovato come unica soluzione al randagismo quella di affamarli per farli morire, denotando un’ignoranza in tema agghiacciante.

È risaputo che al Sud il randagismo è un fenomeno grave, e non si vogliono sindacare le ragioni, ma sicuramente se questi sono i sistemi che le istituzioni pubbliche si inventano, il problema non lo risolveranno di certo. Sembrerebbe che questi politici locali (e vale anche per altre realtà comunali italiane) ignorino che il cane è un predatore e può essere aggressivo per istinto e per caratteristiche naturali. Tra le ragioni dell’aggressività spicca la sopravvivenza che vale per ogni essere vivente. Un animale affamato può aggredire. Nel caso del randagio avrebbe tutte le ragioni per farlo:

  • Non ha più un suo habitat naturale da secoli per colpa dell’uomo;
  • Viene abbandonato dall’uomo;
  • E se da randagio aggredisce un uomo è automaticamente colpa dell’uomo a seguito dei punti 1 e 2.

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I governanti locali si dimenticano che il cane è un predatore e che l’aggressività può essere indotta dall’uomo che ci riesce benissimo, a causa dell’incapacità di quest’ultimo, non solo di capirne il linguaggio e la natura stessa e quindi far danni involontariamente, ma anche di farlo apposta, si pensi ai cani dei combattimenti clandestini, o appunto ad affamare i cani randagi in modo tale che possano aggredire qualche passante.

Un cane abbandonato ha tre vie:

  • Soccombere e morire per le più disparate ragioni;
  • Avere la fortuna di essere raccolto da una brava persona,
  • Entrare a far parte di un branco che se affamato, potrebbe prendersela con le persone.

Il che significa che quei sindaci italiani e comuni che impongono ai cittadini di non dare da mangiare ai randagi, non si rendono conto a quali potenziali rischi potrebbero incorrere. Devono ringraziare solo ed esclusivamente ancora una volta il Cane (e merita la C maiuscola) che spesso preferisce morire di fame piuttosto che aggredire il simile di colui che lo ha abbandonato.

E voi cosa fareste per risolvere il problema del randagismo? Ogni commento è il benvenuto tra le pagine di BePuppy.