Cani salvati dalla casa degli orrori a Reggio Calabria

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Accade a Reggio Calabria che la Polizia entri in una casa e si trovi davanti una scena orribile, una vera e propria casa degli orrori. Messi in salvo nove cani e una signora anziana e malata.

A seguito di diverse segnalazioni, la Polizia Municipale è riuscita ad entrare in quella che subito è stata ribattezzata la casa degli orrori. La proprietaria, un’anziana signora con evidenti disturbi psichici, teneva in casa ben nove cani. Parliamo di sei cani adulti e tre cuccioli, che la Polizia ha trovato in grave stato di abbandono e denutrizione, proprio come la signora. L’intervento è stato tempestivo e risolutivo; l’anziana signora è stata trasportata in una struttura dove ci si prenderà cura di lei. I cani, invece, sono stati trasferiti a Mortara, nel canile municipale che per il momento si occuperà di rimetterli in sesto.

A rilasciare un’intervista è stata Roberta Riso, la responsabile regionale di un gruppo ecologista che fa parte di Casapound Italia e che si chiama La Foresta che Avanza. Secondo la Riso situazioni come questa a Reggio non sono poi così rare, ed è da tempo ormai che il gruppo si muove per portare alla luce un problema che tutti conoscono ma di cui nessuno parla. C’è bisogno di controlli e aiuti, mancano le basi come la sterilizzazione o il controllo dei Microchip, e il problema del randagismo pare essere imponente. Sempre secondo Roberta Riso il sindaco Falcomatà durante la scorsa campagna elettorale aveva promesso una particolare attenzione a questo tipo di problematiche; attenzione che non è mai arrivata.

Una richiesta d’aiuto per i cani randagi

I cani randagi, ma anche quelli che che vivono in famiglie che ogni giorno devono confrontarsi con dure realtà, non vengono aiutati in nessun modo. Nel caso specifico la signora aveva bisogno di assistenza anche per sé stessa, com’è possibile che si sia arrivati ad un tale stato di abbandono prima di denunciare il fatto?

La casa in cui erano costretti a vivere non si avvicinava neanche alle più elementari norme igieniche; non c’era cibo né per i cani né per l’anziana signora, che comunque soffre di gravi psicosi compulsive e non dovrebbe in nessun modo stare da sola. Se non fosse stato per l’intervento deciso e immediato della Polizia Municipale probabilmente anziché di un salvataggio, oggi staremmo parlando del ritrovamento di più cadaveri.