Condannato a sei mesi di carcere per aver massacrato il suo cane

cane massacrato sei mesi carcere

E’ arrivata la condanna per l’uomo che ha maltrattato il suo cane fino a procurarne la morte. La pena ammonta a 180 giorni di carcere, ma per chi ha vissuto da vicino questa storia ancora non è sufficiente.

Una violenza indicibile

Si chiama David Neanover, ha trentasei anni e vive nell’Ohio, Stati Uniti d’America. E’ stato accusato di aver maltrattato il suo cane, un Doberman Pinscher di due anni. Una segnalazione anonima aveva avvertito la Polizia che, nell’abitazione di David, c’era un cane che stava subendo maltrattamenti. Diceva di sentire guaiti disperati e sempre più fievoli, e per questo gli agenti si erano immediatamente diretti sul posto.

Il cane era stato trovato in condizioni disastrose, e posto subito nella mani dell’Animal Friends, che si era preso carico di tutte le spese veterinarie. Il cane era stato ricoverato in una clinica, e per salvarlo era stato fatto l’impossibile. Ma tutte le cure del mondo non avevano potuto rimediare alle lesioni gravissime, ai danni creati dalla fame, dalla sete, dalle catene e da tutti i soprusi subiti dal povero animale. Cinque giorni dopo il ricovero, il cane era morto.

Qual è la pena giusta in questi casi?

Il suo corpo era massacrato da terribili ferite aperte e infette, le ossa sporgevano dappertutto. La fame era diventata così insostenibile che il cane aveva iniziato a mangiare le pietre a cui arrivava tirando al massimo la catena. La sua lingua era staccata di netto ed era sottopeso di almeno nove chilogrammi al momento del ritrovamento. Ufficialmente il cane è morto perché il suo sistema, oramai esageratamente compromesso, ha ceduto. Quando David Neanover è stato arrestato, insieme al suo avvocato ha scelto una linea difensiva molto singolare; i due hanno infatti sostenuto la tesi secondo cui il cane sarebbe morto a causa delle sue cagionevoli condizioni di salute.

Le dichiarazioni, rese pubbliche, hanno provocato la rabbia e la frustrazione delle persone, e anche dello sceriffo della contea. Neanche la condanna, finalmente arrivata, a 180 giorni di carcere, sembra essere sufficiente a placare le ire di chi ha visto fin troppo da vicino il risultato di una violenza perpetrata per mesi. Le persone vogliono una giustizia che è impossibile ottenere, perché nessuna punizione potrebbe risanare tutte le ferite e le sofferenze inflitte a quel povero animale. Richard Jones, sceriffo della contea di Butler, ha rilasciato una lunga intervista sul fatto accaduto; fra le altre toccanti cose che ha detto, l’uomo si è dichiarato impressionato dal livello di cattiveria raggiunto da David Neanover.

Nessuno può vedere, ha detto, una tale violenza inflitta e rimanerne indifferente, o credere che sia una cosa che può accadere. Quando la situazione è stata segnalata alla Polizia, ha aggiunto Jones, credevano di essere intervenuti in tempo, ma quel povero cane era già condannato da un bel po’ di tempo.