
Triste e commovente la storia di Gennaro, un vecchio cane randagio che prima di morire ha fatto in tempo a rivedere il suo amato padrone. Un abbraccio tenero e pieno di sentimento, la grande commozione del proprietario che lo cercava da ben dieci anni.
La fuga di Gennaro
E’ iniziata dieci anni fa l’avventura sfortunata di Gennaro, un cane amatissimo che viveva una buona vita. Gennaro era stato trovato in autostrada da Giampaolo, che se lo era portato a casa con sé. Vivevano legatissimi uno all’altro, e stavano bene. Dieci anni fa Giampaolo decide di fare una vacanza in cui Gennaro non poteva seguirlo, e allora pensa di lasciarlo in una pensione per cani. Ne sceglie una buona, la va a visitare e alla fine lascia il suo cane, un po’ triste, pensando che comunque si tratta solo di qualche giorno.
Ma Gennaro non la pensa così evidentemente, e da quella pensione scappa via. Iniziano le ricerche, infinite e accurate. Passaparola, porta a porta, volantini..di tutto, ma di Gennaro non c’è più traccia. Giampaolo non perde mai la speranza e continua a cercarlo, perfino quando il lavoro lo porta a trasferirsi a Torino. Gennaro è disperso nel Cilento, e passa i successivi dieci anni da randagio.
Un abbraccio che valeva una vita
In quegli anni Gennaro contrae la Leishmania, una terribile malattia da cui non si guarisce. Vaga, sopravvive in qualche modo facendo parte dell’esercito degli invisibili, fino al giorno in cui qualcuno lo nota. Viene portato alla Asl di appartenenza, e lì scoprono che ha un microchip, ma è passato tanto tempo, e il numero a cui è collegato il dispositivo è ormai disattivato. Parte allora un tamtam sui social, che di post in post raggiunge alla fine Giampaolo. L’uomo vede la foto del suo cane, e lo riconosce. E’ emaciato, sporco e evidentemente stanco, ma è lui. L’emozione per Giampaolo è fortissima, e corre a prenderselo.
E’ felice di poterlo portare a casa, per trascorrere insieme la sua vecchiaia com’era giusto che fosse. Finalmente arriva il momento dell’incontro, e nonostante tutto il tempo passato, Gennaro ha solo un attimo di esitazione, poi riconosce il suo padrone. Piange, ulula, corre.. tutto insieme, e vola fra le sue braccia per un abbraccio emozionato e strappalacrime. Giampaolo gode di quel momento almeno quanto Gennaro, e restano così per un po’, stretti uno all’altro. Ma non dura abbastanza, il cuore di Gennaro è molto provato dalla Leishmania e non regge a un’emozione così forte; si ferma, e il povero cagnolone muore.
Lo shock e il dolore sono duri da sopportare per Giampaolo, che si consola solamente pensando che almeno non è morto in strada, da solo. Gennaro ha avuto la possibilità di morire fra le braccia dell’unica persona che probabilmente lo abbia mai amato, ed è facile pensare che in qualche modo sia morto felice. A raccontare la storia, con grande commozione, è una volontaria che ha diffuso il post per ricongiungere Gennaro e Giampaolo. E’ una storia triste questa, ma se Gennaro fosse morto al freddo, da solo e senza neanche quell’ultimo abbraccio sicuramente sarebbe stato ancora peggio. Ciao Gennaro, fai buon viaggio.