Gettata nel fiume con una pietra al collo, ma la cagnolina sopravvive

cagnolina gettata nel fiume

Oggi raccontiamo la storia di Bella, una povera cagnolina la cui forza di volontà è stata più forte della mano che voleva assassinarla. L’ennesima storia di una cattiveria umana che, una volta tanto, non si è conclusa tragicamente. Arriva dall’Inghilterra una storia bruttissima ma che, per fortuna, ha un lieto fine.

Dopo tanta crudeltà, un colpo di fortuna

Siamo in Inghilterra, a Farndon, sulle rive del fiume Trent. E’ accaduto questa mattina un fatto che ha lasciato sconvolta l’intera comunità, un gesto di una crudeltà inaudita nei confronti di un cane. Si tratta di una femmina di pastore belga di nome Bella, sopravvissuta solo ed unicamente perché il buon Dio ha messo sulla sua strada la persona giusta al momento giusto. Durante una camminata mattutina una donna, passando accanto alle rive del fiume Trent, ha visto un cane in acqua. Sembrava in difficoltà, e la temperatura rigida sicuramente non aiutava.

Avvicinandosi di più, la donna ha potuto scorgere una borsa legata al collo del cane. Quando si è resa conto che l’animale stava affogando, la donna è entrata in acqua e, aggrappandosi al laccio della borsa, l’ha trascinato fino a riva. Uscendo dall’acqua gelata, la borsa si è aperta rivelando il suo contenuto: una grossa e pesantissima pietra, che non poteva avere nessun’altro scopo se non quello di affogare Bella.

Bella è forte, ce la farà

Alle ore 8.45 del mattino, la donna era appena riuscita a trarre in salvo il cane e immediatamente ha allertato la polizia di Nottinghamshire. Al loro arrivo, gli agenti si sono concentrati su Bella, facendola trasportare nel più vicino ospedale veterinario. I medici che si sono occupati di lei hanno per fortuna potuto dare subito buone notizie; la forza fisica e la voglia di vivere di Bella sono stati più forti della pietra che doveva ucciderla, e l’hanno mantenuta in vita fino all’arrivo della sua soccorritrice. Accertate le discrete condizioni fisiche del cane, tutto considerato, i medici hanno visualizzato il microchip di cui era provvista Bella, dando un nome e un cognome ai suoi proprietari.

Un uomo e una donna poco più che trentenni sono stati immediatamente arrestati con l’accusa di maltrattamento e crudeltà ai danni di un animale. Secondo la procedura, al momento sono a piede libero e in attesa di processo. Nel frattempo la polizia si sta occupando delle indagini, cercando video o immagini da visionare per poter incriminare e condannare definitivamente la coppia. Adam Pace, il poliziotto che si è preso cura di Bella, riferisce che; nonostante sia fortemente provata dalla brutta avventura, la splendida cagnolina sta abbastanza bene.

Mangia ed è vigile e, con una fiducia che non ci si aspetterebbe da chi è stato quasi affogato dall’uomo; ha subito cercato il contatto umano e ha perfino giocato un po’. Tutta la comunità di Farndon sta dimostrando un’immensa gratitudine verso la donna che ha soccorso Bella, dando a tutti la speranza che, oltre alla crudeltà che contraddistingue l’uomo, c’è ancora qualcuno che predica e crede nel bene.