A Giarre un cane sciolto spaventa i cittadini e i vigili non intervengono

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Se in generale la cosa più ovvia di fronte ad un problema è quella di chiedere aiuto alle forze dell’ordine, in questo caso non è andata così. I vigili urbani non hanno prestato soccorso in una situazione che poteva rivelarsi pericolosa per i cittadini.

Un cane sciolto spaventa i condomini

Siamo a Giarre, provincia di Catania. All’interno di un cortile condominiale, gli abitanti hanno rinvenuto la presenza di un cane di grossa taglia dall’aspetto quantomeno poco socievole. Dopo un inutile tentativo di approccio, i condomini si sono risolti ad allertare i vigili urbani, chiedendo il loro intervento e certi che sarebbe stata la soluzione più adatta. Così non è stato, i vigili urbani infatti hanno dato picche. Quello che i vigili dovevano fare era portare un lettore di microchip all’interno del cortile, così da poter individuare i proprietari del cane e mettere al sicuro sia lui che gli abitanti della palazzina.

Purtroppo non è andata così, i vigili non sono intervenuti poiché, secondo l’operatore che ha preso la chiamata; l’unico vigile addetto a leggere i microchip non era in quel momento disponibile. Dopo diverse insistenze da parte dei condomini, allarmati dalla presenza di un cane che mostrava evidente aggressività, il vigile al telefono ha promesso di allertare il canile e richiamare loro per dare conferma dell’eventuale intervento. L’attesa è stata inutile, da parte dei vigili urbani non c’è stato più alcun contatto telefonico.

I condomini hanno dovuto trovare una soluzione alternativa

Ora, il caso ha voluto che all’interno della palazzina abitasse un uomo amante dei cani, e dotato di una certa dimestichezza. L’uomo è riuscito ad avvicinare il cane e a condurlo a piedi fino al più vicino studio veterinario. Lì è stato naturalmente letto il microchip e in brevissimo tempo sono stati avvertiti i proprietari del cane, che sono arrivati per prenderlo. Da quanto è emerso in una conversazione proprio con i proprietari, il cane sarebbe poco socievole con gli altri cani, e abbastanza aggressivo con le persone che ne posseggono uno. E la taglia del cane non è certo un dettaglio. Per fortuna la storia si è conclusa senza nessun danno, ma poteva non essere così.

Ci sembra importante sottolineare che i vigili, in questo caso, non hanno adempiuto al loro dovere, mettendo a rischio l’incolumità degli abitanti della palazzina. Se non bastasse, vale la pena far notare che il piantone che ha preso la telefonata; non trovando altra soluzione, pare abbia consigliato ai condomini di aprire il cancello e rimettere il cane in libertà. Chissà se ha pensato a quali potevano essere le conseguenze per il cane stesso o per le persone che avrebbe incontrato sulla sua strada. Certamente, se nel comune c’è davvero una sola persona che si occupa di intervenire in questi casi, i problemi da risolvere sono parecchi. Ma fatto sta che un vigile urbano non può liquidare una situazione che non garantisce la sicurezza dei cittadini senza aver prima trovato una soluzione adeguata.