Inghilterra- Arrestato per aver causato la morte di uno dei suoi cani

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Una brutta storia proveniente dall’Inghilterra. Un pastore tedesco è morto, l’altro ci è andato molto vicino perché il suo proprietario non li nutriva. Disperate le condizioni in cui sono stati ritrovati gli animali, ma perlomeno è arrivata la condanna per il padrone.

Poveri Panther e Bolt

Michael Warren, un uomo di 35 anni inglese, è stato ritenuto colpevole di aver procurato inutili sofferenze ai suoi animali, causando la morte di uno di loro. Nella sua casa vivevano due pastori tedeschi, Panther e Bolt; al momento del ritrovamento, Panther pesava circa 17 chilogrammi, metà del peso che dovrebbe avere un pastore tedesco adulto. Bolt era riverso a terra, morto. Ad entrare nell’appartamento gli ispettori della RSPCA, che di brutture ne vedono ogni giorno purtroppo.

Ma tutta l’esperienza del mondo non ti prepara a vedere un cane lasciato morire di fame, per pura cattiveria umana. A chiudere la vicenda, con una bella condanna, è la Corte di Teeseede, che ha applicato una pena di sette mesi di detenzione a Warren, più il divieto assoluto di prendere cani con sé per i prossimi dieci anni.

Nessun risentimento

La RSPCA è un ente di beneficienza operativo in tutto il Regno Unito; il ritrovamento dei cani, nonostante non sia certo il primo purtroppo, è stato uno shock anche per loro, che hanno deciso di fotografare, e in seguito pubblicare, la scena che si sono trovati di fronte. Fra cumuli di spazzatura, feci e urine, c’erano due minuscole ciotole con del cibo e dell’acqua, in una quantità che neanche lontanamente poteva essere sufficiente a tenere in vita due cani. Al centro di tutto questo c’era Panther, un esemplare maschio che pesava, al momento del ritrovamento, circa 17 kg.

Panther era sfinito dalla fame, barcollante e sudicio; ridotto male dalle condizioni terrificanti in cui stava vivendo, sull’orlo della morte. Eppure era lì, in piedi al centro della stanza che vegliava su Bolt. Altro esemplare maschio, alla vista ancora più emaciato di Panther, con i suoi fianchi scavati e le ossa in evidenza. Bolt era già morto, succube della cattiveria assoluta di Michael Warren. Le foto hanno già fatto il giro della rete, suscitando indignazione e rabbia da parte degli utenti.

Durante l’interrogatorio, Warren era così annoiato che a un certo punto si è alzato per andare a prepararsi una tazza di tè; neanche l’ombra del pentimento, non un tentativo di giustificazione. Non si è presentato neanche al processo, ma questo non ha fermato la giustizia. Dopo essere stato condannato, Warren è stato arrestato immediatamente, per aver violato una pena risalente all’anno scorso. Di fatto al momento è in carcere per il primo reato, ma ci resterà, si spera, finchè non avrà scontato anche questo.