Lecco – La serial killer dei gatti va a processo

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Ogni volta che si denuncia una violenza contro un animale, si ha sempre la percezione che quella stessa denuncia possa cadere nel vuoto. Perché fondamentalmente degli animali maltrattati non importa poi tanto a troppe persone. Ma non sempre è così, e oggi vi raccontiamo di come si stia avviando verso la giusta conclusione un fatto avvenuto diversi mesi fa.

E’ ora di fare i conti con la giustizia

Era il mese di luglio dello scorso anno, quando a Lecco scattava la denuncia contro una donna di 41 anni originaria di Milano. Da subito fu chiaro come quella donna avesse la tendenza a maltrattare ferocemente i “suoi” gatti, facendoli soffrire fino a portarli alla morte. Oggi, a dieci mesi di distanza, si va a processo. Nel Tribunale di Lecco si svolgerà a partire dal 14 maggio il processo che vedrà la donna come accusata e l’ENPA costituita come parte civile. Gravissime le accuse che pendono su questa signora, e siamo in molti ad augurarci che la pena sia davvero esemplare.

Parliamo di pena, perché riguardo alla condanna non abbiamo molti dubbi, considerata la situazione che gli agenti di Polizia si erano trovati di fronte al momento dell’irruzione nell’abitazione. Ad aggravare la situazione della donna milanese c’è la violazione di un’ordinanza imposta dal Sindaco di Lecco al tempo dei fatti; alla donna fu proibito da quel momento in poi di tenere in custodia animali, ordinanza che l’imputata ha debitamente ignorato, e che ora si troverà a pagare, fra le altre cose.

Le cattiverie delle scorso anno

A.T., queste le iniziali della 41enne di Lecco attesa a processo fra quattro giorni, era stata indagata in seguito al ritrovamento di due gatte, morte entrambe in modo atroce. Stella, che secondo il veterinario che se ne occupò lo scorso anno sarebbe deceduta a causa di un’ipotermia provocata dalla sua reclusione in un freezer; e Stellina, morta per una rottura epatica provocata dalle percosse subite. Altri quattro gatti erano stati ritrovati in condizioni orribili, maltrattati e pestati a sangue. Sopravvissuti solo per un caso fortuito, i quattro micini erano stati portati via seduta stante dalle forze dell’ordine. L’ENPA, che fu la prima a denunciare i fatti, definì la signora come serial killer di gatti, con tutto il disprezzo che il caso richiedeva.

Noi siamo d’accordo con l’Ente Nazionale per la protezione degli animali, anche quando afferma di augurarsi fortemente che alla donna non venga concessa nessuna attenuante. Adesso aspettiamo martedì per l’inizio del processo, che abbiamo tutte le intenzioni di seguire fino a che non si arriverà ad una condanna per l’aguzzina. Nel frattempo resta la domanda di sempre, cosa può muovere un simile odio atavico nei confronti degli animali? E cosa spinge una donna a martoriare in questa maniera degli esseri indifesi? Purtroppo è tutta retorica, di risposte non ce ne sono e non ne pretendiamo, ma ci aspettiamo che questo tipo di crimine venga preso sul serio e punito molto duramente.