Magui – Boxer morto di infarto a causa dei fuochi d’artificio

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Ci risiamo, eccoci alle porte del nuovo anno, tutti pronti a festeggiare. E come tutti gli anni partono i cento appelli degli animalisti e non solo, che non vogliono i botti di capodanno. Ma gli uomini, si sa, hanno una vena di egoismo che li acceca da qualsiasi comprensione, che azzera l’empatia e l’amore verso gli animali. E non solo. Questa volta però, quello che per qualcuno è stato puro divertimento, per qualcun altro è stato fatale.

Non c’è rispetto per nessuno

Noi amiamo gli animali, e non ci stancheremo mai di proteggerli e di chiedere che vengano protetti. E siamo di nuovo qui, nel periodo natalizio, quando tutti vorrebbero sentire solo storie belle, a raccontare un fatto di cronaca nera. Quello che secondo noi è stato l’assassinio di un cane, per mano dell’uomo. Ci troviamo in Argentina, in una cittadina chiamata Esquel, nella parte nord della provincia di Chubu. In quella zona vive la famiglia di Antonella Modasjazh, e con loro Magui, femmina di boxer un po’ anzianotta.

Magui non è solo il cane di famiglia, è lì da molti anni e ormai è come una figlia o una sorella. E’ un cane buono, tenero, affettuoso. Merita di vivere serenamente la sua vita insieme alle persone che ama. Ma la vita non va mai come dovrebbe, e invece di tutto questo Magui ha trovato la morte, perché qualcuno voleva a tutti i costi giocare a sparare i fuochi d’artificio. E naturalmente nessuno pagherà per la sua morte, nessuno verrà punito.

No ai botti di Capodanno

Purtroppo alcuni cani hanno una paura irrazionale dei forti rumori, e non hanno tutti i torti. Loro non possono capire che si tratta di fuoco amico, e il panico a volte prende il sopravvento. Magui ha avuto un infarto causato dalla paura, e a niente è valso l’infinito tentativo della famiglia di aiutarla. Il figlio di Antonella la teneva stretta in un abbraccio, stesi su un letto. Magui cercava la sua protezione a tutti i costi, ma non è bastato. Antonella, capita la gravità della situazione, ha chiamato tutti i veterinari di Esquel, ma nessuno, nessuno, ha voluto aiutarla. E intanto gli spari imperversavano. Magui è morta lì, stesa sul letto abbracciata con il suo giovane padrone, che continuava a disperarsi e a chiedere di aiutarla.

Antonella, nel dolore del momento, ha scelto di immortalare quella scena, credendo che potesse servire da monito per gli altri. La foto è stata pubblicata su Facebook, con un lungo e accorato post di sofferenza per la perdita di una cara amica, di una persona di famiglia. Nel giro di pochissimo il post è diventato virale, ed è già un simbolo nella campagna contro i botti di Capodanno.  Le immagini dell’abbraccio hanno un grande impatto emotivo, noi ne siamo rimasti addolorati, e come tutti gli anni scegliamo in tutta libertà di condividere questo importante messaggio. Dite no ai botti di capodanno. Di motivi ce ne sono tanti, in questo momento stiamo evidenziando il più inerente agli argomenti che trattiamo; i cani muoiono di paura, rimangono feriti da petardi troppo potenti che li colpiscono più o meno volontariamente.

Ma c’è altro, e lo sappiamo bene; ci sono i bambini, gli anziani che ogni hanno rischiano un colpo al cuore. Ci sono i senzatetto che non trovano un posto in cui sentirsi al sicuro. Non è necessario sparare dei botti per divertirsi a Capodanno, e quindi ve lo chiediamo con il cuore: ballate, abbracciatevi, cantate a squarciagola se volete, ma non attentate alla vita dei cani e delle persone.