Maltrattamento animali, pura crudeltà contro dei cani innocenti

crudeltà sui cani

La cattiveria umana non ha confini, o forse si tratta di altro: di incapacità di pensare e di provare sentimenti. Chissà se questi mostri di cui vi racconteremo tra breve possono voler bene a qualcuno. Noi ne dubitiamo fortemente e compatiamo quelli che per destino si trovano per forza di cose ad aver a che fare con loro per legami di sangue, per esempio.

L’elemento comune a queste due storie è il nastro isolante. E già, perché ci sono umani che riescono a provocare sofferenza anche con del semplice nastro adesivo. Sul perché, vi rimandiamo ad un articolo di criminologia, forse li troverete la risposta.

La prima storia è quella di di Caitly, una Bull Terrier di appena quindici mesi, che è stata trovata vagando per il quartiere con il muso legato con del nastro isolante. Era così stretto che la cagnolina non ha potuto bere, nè mangiare per giorni, finchè non ha chiesto aiuto, avvicinandosi ad un’abitazione. Chi l’ha soccorsa ha subito allertato la Charleston Animal Society che è riuscita a salvarla, ma non senza brutte conseguenze. Il nastro isolante ha bloccato la circolazione del muso per alcuni giorni, provocando danni ai tessuti, ai denti e alla lingua che è stata amputata parzialmente. L’autore di questo gesto si chiama William Leonard Dodson di 41 anni, che è stato arrestato per il maltrattamento, per possesso di arma illegale e droga. Sicuramente avrà una condanna esemplare visto che il fatto è successo negli Stati Uniti e ci sono altre accuse pendenti.

La seconda storia è tutta italiana. E’ avvenuta a Portico di Caserta. Anche in questo caso il protagonista è ancora il nastro isolante. Questa volta usato da niente po’ po’ di meno che da un medico di 62 anni che ha pensato bene di utilizzarlo per non fare abbaiare i suoi cani. Il laureato in medicina, e ci auguriamo che non eserciti più, non si è preoccupato del motivo per cui i suoi due dobermann abbaiavano troppo e quindi ha pensato di serrargli la bocca con il nastro adesivo, visto che la museruola non serviva a non farli latrare.

Grazie ad una segnalazione anonima sono partiti i controlli ed è stato denunciato per maltrattamento dei suoi cani che teneva in giardino.

Gli abbai che tanto infastidivano il caro dottore quando andava a dormire erano dovuti al fatto che i due cani erano in giardino, perennemente legati e in seguito con il muso incerottato. Pensate lo stress per questi due cani e pensate se per sbaglio si fossero liberati da soli dalla catena e dal nanstro adesivo, riuscendo ad andarsene in giro, senza controlli e con un alto stato di disorientamento. Ma a quanto pare il dottore non c’è arrivato o in alternativa emerge chiaramente una notevole crudeltà, visto che avrebbe dovuto sapere che in tal modo si limita la respirazione, la possibilità di bere e di mangiare del cane.

I cani ora sono stati tratti in salvo, intanto aspettiamo, giusto per curiosità, come si esprimerà il magistrato italiano. Sicuramente l’esito è quello che state pensando ora tutti, ma, ma come si dice, la speranza è l’ultima a morire.