L’ennesima storia di maltrattamenti su cani. Questa volta si tratta di quattro esemplari adottati e segregati in condizioni terribili, da una donna con il preciso intento di rivenderli su internet.
Adottati per rivenderli
Niente di nuovo purtroppo, sono ancora i cani, vittime inconsapevoli, i protagonisti di questa triste storia. Ci troviamo in provincia di Catania, e più precisamente nel Comune di Mascalucia. A rilasciare una dichiarazione sul caso è Tiziana Genovese, la coordinatrice delle guardie zoofile appartenenti all’OIPA di Catania. Racconta di come sia stato difficile incastrare la donna, della necessità di lunghe indagini preliminari e sotto copertura per arrivare a smascherare il subdolo giochetto che serviva ad una signora del luogo per raccimolare un po’ di soldi. A farne le spese quattro cani, trovati in condizioni pietose e fortemente denutriti. Adottati con la scusa di volere un cagnolino in casa, la signora li teneva in condizioni ingiustificabili, e poi li rivendeva online.
Quattro cani ritrovati in condizioni indicibili
Tre di loro erano segregati nel terrazzo dell’abitazione, recintati da tavole e oggetti di recupero, impossibilitati ad uscire. In uno spazio ristrettissimo, sporco all’inverosimile, le tre povere bestie erano costrette a sfamarsi con i loro stessi escrementi. Un quarto esemplare è stato ritrovato in casa, una femmina simile al bassotto, giunta allo stremo a causa della disidratazione e della fame. Quando gli inquirenti sono riusciti a raccogliere prove a sufficienza hanno fatto irruzione nella casa e, come prima cosa, hanno portato al sicuro i quattro cani. Una di loro è ricoverata in una clinica veterinaria in condizioni piuttosto serie, causa un deperimento tale da costarle quasi la vita.
La donna in questione è stata immediatamente denunciata per maltrattamento di animali, aggravato dalle terrificanti condizioni igienico sanitarie in cui versavano quest’ultimi. Dovrà rispondere anche della vendita illecita di cani, sempre a seguito di maltrattamenti. Indifendibile il comportamento di questa signora che non solo aveva un illecito mercato di cani, ma li riduceva praticamente in fin di vita. Lo scopo sinceramente appare un po’ nebuloso, ci chiediamo un meticcio ridotto in simili condizioni quanto può essere pagato? Nessuna cifra giustificherebbe simili azioni, ma sapere che il tutto avrebbe portato non più di pochi spicci alla donna rende il tutto, se possibile, ancora più agghiacciante.