Vi raccontiamo la storia di Maximus, un cane che è arrivato a ben ventiquattro anni di vita nonostante l’uomo. Sì, perché la sua vita non è stata certo facilitata dall’essere umano, almeno fino a un certo punto.
L’ombra del passato
E’ uno dei cani più anziani al mondo, ed ha ben ventiquattro anni compiuti. Si chiama Maximus ed è uno strano cagnolotto nero, un po’ incanutito. Si tratta di un meticcio, incrocio di un Bull Terrier inglese e di uno Staffordshire. Maximus vive a Cleethorpes, contea di Lincolnshire in Inghilterra, ed ha una vita felice e agiata con Rick Winter e Lisa Hezzell, ma non è sempre stato così. Ha avuto una lunga vita difficile, fatta di dolore fisico e psicologico il nostro Maximus, e quello che ha vissuto ha lasciato in lui dei segni indelebili.
Per quanto sia andato avanti, e abbia avuto fortuna almeno nella seconda parte del suo lungo cammino, Maximus non potrà mai superare definitivamente il suo passato. E forse a modo suo ancora si chiede perché, cosa può aver fatto di così grave da scatenare la violenza senza fine che per anni si è abbattuta su di lui.
La sua seconda vita
Maximus è arrivato qualche anno fa The Ark Animal Rescue, e i volontari raccontano che prima di loro era stato ospite diverse volte in una clinica veterinaria. Il motivo era sempre lo stesso, costole rotte a causa di violente percosse inflitte con una mazza da baseball o, peggio, lesioni dovute alle sostanze acide con cui veniva nutrito. Al tempo Maximus viveva nello Yorkshire, finché non è stato finalmente portato in salvo nel rifugio. Maximus non abbaia, piuttosto grugnisce, o comunque fa un verso molto simile a quello di un maialino, a causa delle bruciature provocate dall’acido. In più ha sviluppato una vera e propria fobia verso l’accento piuttosto marcato dello Yorkshire, che riconosce come quello dei suoi ex proprietari.
Per questo motivo i suoi nuovi e amorevoli padroni non lo portano neanche in spiaggia, per evitare che ogni volta subisca questo trauma. Il suo muso è stato letteralmente ricostruito, le sue ferite sono state pazientemente curate; ma nel suo cuore c’è l’ombra del terrore, e niente potrà mai cancellarla. A un certo punto della sua tragica vita però, Maximus incrocia quella di Lisa e Rick, e tutto cambia. Il povero cane in qualche modo riesce ancora una volta a fidarsi dell’uomo, si lascia avvicinare, aiutare da quelle persone che sembrano così gentili con lui, e scopre che l’amore esiste.
Oggi è un viziatissimo cane casalingo, che mangia toast e kebab e tutto ciò che mangiano Lisa e Rick; dorme nel loro letto, viene coccolato, pulito, portato a spasso. Non proviamo neanche a raccontare la riconoscenza e l’amore incondizionato che Max mostra ai suoi padroni; la fiducia che nutre verso di loro nonostante avrebbe tutte le ragioni per odiare il genere umano. Ormai a ventiquattro anni, è in buona salute ma è decisamente un vecchietto. L’anno prossimo Rick e Lisa si sposeranno, e sperano di avere con loro Max, e di poterlo iscrivere al Guinnes dei Primati. Così..per riconoscergli un merito, forse per recuperare un po’ a tutti i torti che ha dovuto subire.