Le stranezze del mondo orientale non finiscono mai di sorprenderci, e a volte farci sorridere. Non è questo il caso, qui si tratta piuttosto di qualcosa che indigna i nostri animi di amanti degli animali.
I video che rimbalzano in internet
E’ stato Daniel Schneider, un biologo piuttosto famoso, a pubblicare l’ultimo di una serie di video apparsa sui social negli ultimi tempi. Si tratta di un video girato in Medio Oriente, non è ancora chiaro se in Cina o in Giappone. Il video riprende una di quelle macchinette che pescano premi, avete presente? Si inserisce la monetina e si fa calare un gancio simile ad una mano metallica..o ad un grosso ragno argentato. L’artiglio scende all’interno di una scatola trasparente e il giocatore può muoverlo con una specie di joystick, tentando di afferrare i premi che ci sono sul fondo della scatola.
Molto spesso si vedono nei centri commerciali, o nelle sale giochi; i premi all’interno sono a volte smartphone, orologi, giocattoli o peluches, che ovviamente non si riesce mai ad acchiappare. Una macchina mangia soldi insomma. Ma quella che vediamo rappresentata nel video è qualcosa che va oltre la truffa autorizzata, e va oltre anche la nostra fantasia.E oltre ogni forma di legalità o rispetto per gli animali. Nella scatola trasparente sono rinchiusi dei cuccioli di cane, veri. E chi ha il coraggio di far scendere la mano metallica può tentare di portarsene a casa uno, sempre se riesce a non ucciderlo prima.
La denuncia della PETA
E’ terribile vedere questi poveri cuccioli rinchiusi in una teca, che guardano terrorizzati l’artiglio argentato che scende minaccioso verso di loro. E soprattutto non può essere una cosa legale. A proposito della vicenda è arrivato un durissimo richiamo da parte della PETA, che ricorda, nel caso qualcuno non lo avesse capito, che i cuccioli non sono giocattoli e non possono essere trattati come tali. L’ammonimento è chiaro, vanno immediatamente eliminate queste “gru pesca cuccioli”. Le autorità cinesi sono già state invitate a visionare i video che circolano sui social, e a prendere provvedimenti immediati. Non è la prima volta che accade una simile cosa, già dieci anni fa era stata aperta un’inchiesta su un gioco simile, e il premio in quel caso erano dei gattini. A diffondere immagini e notizie, al tempo, fu proprio un canale televisivo cinese.
Elisa Allen, direttore di Animal Rights Group PETA, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che in Cina è consuetudine utilizzare macchinari simili per vendere tartarughe o aragoste o granchi..vivi naturalmente. E capita molto spesso che questi animali muoiano disidratati o per la fame. Nel caso dei cuccioli di cane, o di gatto, è ancora più probabile che la morte sopravvenga a causa di lesioni provocate dall’artiglio meccanico.