Mooshu e Bob – Un gatto e un uomo che il destino ha fatto incontrare

gatto e uomo con Alzheimer

Che gli animali abbiano una sensibilità più spiccata di molti esseri umani non è una sorpresa. Che un gatto possa diventare l’unica ragione per cui un uomo malato ancora sorride lascia un po’ pensare..è la storia di Mooshu, e del suo padrone malato di Alzheimer.

Bob e l’Alzheimer

Bob è un veterinario in pensione. Un uomo che ha dedicato agli animali tutta la sua vita lavorativa e molto di più, e ora il destino in qualche modo gli dà conto delle sue azioni. Nel 2009 a Bob è stato diagnosticato l’Alzheimer, una malattia durissima e progressiva, che purtroppo non lascia scampo. Con l’avanzare della malattia Bob lascia indietro i suoi ricordi, le sue capacità, la sua autonomia.

Lui e sua moglie Patricia hanno avuto una buona vita, ma da quando la malattia è stata diagnosticata ogni giorno è più difficile di quello precedente; e le piccole cose, che prima venivano fatte naturalmente, richiedono uno sforzo sempre maggiore. Nel 2013, nella vita di Bob entra per caso Mooshu, un micione tenero e socievole che in qualche modo riporta un po’ di serenità nella vita del veterinario malato, e in quella di sua moglie.

Mooshu assiste il suo padrone

Dal suo arrivo in casa di Bob, Mooshu impiega pochissimo a rendersi conto che l’uomo ha bisogno di lui, e come un  piccolo miracolo entra in perfetta sintonia con le sue necessità. E’ Patricia a raccontare della strana simbiosi che da subito si è creata fra loro due, e di come il gatto segua passo passo il suo padrone. Pare capire nettamente le sue necessità, e il bisogno di avere un costante contatto umano. Mooshu lo segue ovunque, perfino sotto la doccia; si strofina contro le sue gambe anche sotto il getto dell’acqua, instancabile, e comunica al suo padrone che non è solo.

La malattia di Bob oramai è molto avanzata, e l’uomo si perde nei meandri dell’Alzheimer, irrimediabilmente. Sembrano lontanissimi i suoi giorni come medico veterinario, eppure il suo legame con gli animali resiste anche al demone della malattia. Ma Mooshu non lo lascia, è sempre sulle sue gambe, non si allontana mai. Secondo Patricia Mooshu è l’unico motivo per cui Bob ancora sorride. E’ bello vedere che, per un uomo che ha dedicato la sua vita agli animali, il destino ha scelto un ultimo compagno di viaggio a quattro zampe.

C’è qualcosa di particolare nel vedere come il gatto riesca a capire anche quello che Bob non sa più esternare, anticipando le sue necessità. L’intelligenza di Mooshu lascia sorprese le persone che possono assistere al suo modo di prendersi cura di Bob; e l’amore con cui l’uomo trova la forza di coccolarlo quasi per istinto è commovente, triste e bellissimo al tempo stesso.