Ping Pong – Eroe a tre zampe, cane salva un bambino

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Qualche volta la sensibilità dei cani riesce, dove non arriva la ragione umana. Raccontiamo la drammatica storia di un neonato sotterrato vivo dalla mamma-bambina, e salvato da un cane disabile.

Una scelta disperata

Ha un cuore grande Ping Pong, un cane disabile della Thailandia. Ed è stato questo suo animo nobile probabilmente a salvare una situazione disperata, che poteva costare la vita di un neonato e la sanità mentale della sua mamma-bambina. La vicenda incredibile si è svolta in un villaggio a nord est della Thailandia, Ban Nong Kham. Si tratta di una ragazzina di quindici anni rimasta incinta, e terrorizzata dalla reazione che avrebbe potuto avere la sua famiglia se lo avesse scoperto. Incapace di prendere una decisione da sola, la ragazzina ha portato avanti la gravidanza, e quando è stato il momento di far nascere il bambino si è ritrovata sola e disperata.

Travolta dal panico e dalla paura, la giovane ha creduto di avere una sola via d’uscita, la peggiore. Ha sepolto vivo il bambino in un campo di manioca. E lì sarebbe morto, con tutte le conseguenze del caso, se non fosse stato per Ping Pong. Si tratta di un cane che ha perduto l’uso di una zampa in seguito ad un incidente stradale; il suo proprietario, un quarantenne di nome Usa Nisaika, ha scelto di tenere con sé quel povero animale nonostante la grave disabilità, perché da sempre mostra una lealtà e una bontà d’animo che rasenta la follia. Oggi, indubbiamente, il suo padrone è consapevole che Ping Pong era destinato a compiere questo piccolo miracolo.

Il salvataggio del bambino

Durante una passeggiata libera nella piantagione, Ping Pong ha cominciato ad abbaiare forsennatamente, e a scavare senza sosta in un punto ben preciso. Era chiaramente in difficoltà, ma non si è fermato, ha abbaiato e scavato Ping Pong, fino ad attirare l’attenzione dei contadini che lavoravano la manioca. Al loro arrivo gli uomini si sono trovati davanti una scena agghiacciante. Le gambine di un neonato erano state scoperte dallo scavare del cane, e dopo un istante di sconcerto gli uomini hanno proseguito il lavoro, riportando alla luce il bambino, ancora incredibilmente vivo. La storia viene raccontata dal tenente colonnello Panuwat Puttakam, che ha chiaramente omesso il nome della ragazza.

Il bambino, sembra impossibile, ma è in buone condizioni di salute, e verrà affidato alle mani dei suoi nonni che, hanno assicurato, se ne prenderanno cura. Intanto la ragazza è seguita da psicologi e dai suoi genitori, ha confessato tutto e ora verrà accusata di tentato omicidio. Ping Pong, invece, è ufficialmente l’eroe di Ban Nong Kham, e tutti sono fieri di lui. Sembra impossibile che abbia compiuto un gesto così eroico, salvando la vita del bambino e dando una seconda possibilità alla mamma, disperata e pentita. Raccontiamo questa storia che viene da lontano, perché ci piace pensare che sia vero ciò che qualcuno disse molto tempo fa… i cani sono per metà angeli, e per l’altra metà bambini. Parola di Totò.