Pistoia – Quattro gattini gettati in un cassonetto come spazzatura

Gatti cassonetto pistoia

Il rispetto per una vita, qualunque essa sia, dovrebbe essere una componente naturale degli esseri umani, eppure spesso non è così. Morti quattro gattini gettati in un cassonetto, a niente è servito l’intervento dei volontari ENPA. E ora, a Pistoia, le strutture sono piene di gatti abbandonati e hanno bisogno di aiuto.

L’intervento dei volontari

Nella giornata di sabato scorso è arrivata alla sede dell’ENPA di Pistoia una di quelle segnalazioni che tutti i volontari temono. In un cassonetto era stato rinvenuto un sacchetto, contenente dei gattini abbandonati. Subito le volontarie sono corse al Nespolo, località in cui è posizionato il cassonetto. Stretti in una busta per la spazzatura c’erano quattro micini appena nati; probabilmente prima di essere gettati nel cassonetto sono stati sbattuti contro una parete, e poi chiusi in una busta per evitare che i loro lamenti potessero essere sentiti. Al loro arrivo le volontarie hanno capito subito che di speranze ce n’erano ben poche; tre dei quattro gattini erano già ipodermici, e quasi non respiravano più. Nel giro di pochi minuti sono morti, uno dietro l’altro.

Il quarto micino era ancora vivo, ma estremamente sofferente. Subito è stato portato nel Rifugio del Cane di Pistoia. Quante speranze ci sono di trovare l’orribile persona che ha commesso un simile scempio? Poche davvero, non ci risultano telecamere di sorveglianza utili, e comunque non siamo a conoscenza di un’indagine diretta verso un sospettato in particolare.

Ha lottato fino alla fine

Appena arrivato al rifugio, il gattino è stato curato con amore e tenacia, scaldato in una copertina per cercare di rialzare un po’ la temperatura corporea. Sui social è stato pubblicato immediatamente un annuncio in cui si cercava mamma gatta, forse l’ultima speranza per il cucciolino. Ma non c’è stato niente da fare, il gattino, un maschietto, nonostante la sua forza e la voglia di vivere è spirato domenica mattina. Una storia che lascia l’amaro in bocca, e una sensazione di impotenza devastante. A seguito di questo fatto le associazioni locali e i volontari del Rifugio del Cane hanno lanciato l’ennesimo appello, l’ennesima richiesta di aiuto.

Il rifugio è pieno di micetti abbandonati, di gatte con i cuccioli al seguito. Molti dei piccoli vengono allattati artificialmente e c’è bisogno di cibo e medicinali. Soprattutto però si cercano stalli, famiglie disposte ad aiutare questi poveri animali altrimenti destinati a una brutta vita. Noi ci sentiamo in dovere di accogliere e diffondere queste richieste, invitando chiunque ne abbia la possibilità a contribuire in qualsiasi modo per aiutare questo o qualunque altro rifugio per animali abbandonati.