Pontecagnano Faiano, Allevamento illegale, salvati 39 cani

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Lo sfruttamento degli animali è una cosa terribile. Raccontiamo l’ennesima storia di cani maltrattati in un allevamento, che tanto regolare non era. Sottolineiamo l’ormai tristemente nota indifferenza verso il benessere degli animali, verso la loro salute e, meno che mai, verso la loro felicità.

Messi in salvo i cani prigionieri

In provincia di Salerno, e più precisamente a Pontecagnano Faiano, è stato trovato l’ennesimo allevamento abusivo. A fare irruzione nello stabile è stata le sezione forestale dei Carabinieri di San Cipriano Picentino, al fianco della Polizia Municipale e di alcuni veterinari Asl. La scena che si sono trovati di fronte era brutta, ma oramai non ci stupisce più. Ben 39 cani da caccia sono stati tratti in salvo dagli agenti, in condizioni evidentemente precarie. A minare la loro salute ci hanno pensato le gabbie, minuscoli bugigattoli di ferro in cui le povere bestie facevano fatica perfino a muoversi.

Certo non hanno aiutato la scarsa presenza di cibo e di acqua, le condizioni igieniche deplorevoli e la totale incuria delle varie problematiche salutari. I cani sono stati immediatamente sequestrati e affidati a “Una”, associazione a tutela degli animali che lavora sul territorio. Ora sono in loro custodia, e stanno ricevendo le giuste cure per riprendersi da questo posto orribile, e dalla dura esperienza che li ha comunque segnati e della quale probabilmente pagheranno in un modo o in un altro le conseguenza per sempre.

Il corso della giustizia

La struttura adibita ad allevamento era totalmente abusiva, e l’allevamento chiaramente non era regolarizzato in nessun modo. Ora ci saranno delle conseguenze per chi finora ha gestito questo posto e staremo a vedere in che misura. Intanto Giuseppe Lanzara, il sindaco di Pontecagnano, ha ordinato l’immediato sgombero e la chiusura dello stabile, in attesa dei risvolti giuridici. L’area verrà giustamente bonificata, e si cercherà di ripristinare la zona e adibirla a qualcosa di più congeniale o quantomeno legale.

Intanto i gestori del cosiddetto allevamento sono stati segnalati alle autorità, e si presuppone che nelle prossime ore vengano formalmente accusati di maltrattamento di animali ai fini di lucro, allevamento abusivo e detenzione degli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura. Come sempre ci auguriamo una pena severa, e non ci stanchiamo di accendere le luci su questi fatti, per sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche per testimoniare a voce alta il disappunto di chi gli animali li ama.