Primo ponte estivo: in aumento i cani abbandonati

cani abbandonati

A quanto pare non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e continua imperterrito a regalare cani o comprare cani per Natale, probabilmente per far contento il pargoletto, per poi abbandonarli al primo ponte estivo.

A nulla valgono le campagne anti abbandono, a nulla gli appelli alla tanto famigerata coscienza umana che molti sventolano come segno di superiorità ma che dimostrano proprio di non averla.

E’ anche vero che le istituzioni non aiutano e nemmeno le strutture alberghiere ecc. a parte qualche raro esempio. Ma i veri uomini e donne degni di rispetto sono quelli che malgrado le difficoltà non abbandonano il loro cane al punto di rinunciare volentieri alle vacanze.

Non si può dire lo stesso per quegli umani ai quali auguriamo di trascorrere una pessima estate che hanno abbandonato il loro amico a 4 zampe. Questi signori sono 361, perché questo è il numero dei cani abbandonati durante il primo ponte estivo, dal 30 maggio al 2 giugno.

In vetta alla classifica si posiziona la Puglia che detiene il record con 110 abbandoni, seguita dalla Sardegna (51), dalla Campania (44) ed Emilia Romagna (38). Meno le altre regioni.

Nei primi tre mesi del 2015, sono stati 4.300 i cani abbandonati, esseri che si sono fidati di umani, privi di coscienza e che sicuramente metteranno al mondo figli privi di coscienza e di umanità.

Un terzo ha abbandonato il loro amico a 4 zampe direttamente al canile (700 in più del 2014). Almeno hanno risparmiato il rischio di essere investiti e abbandonati morenti sul ciglio della strada o di provocare qualche incidente magari mortale ai loro simili per il loro egoismo.

Vi è stato anche chi ha abbandonato il proprio cane affermando di averlo trovato poco prima ma di non poterlo tenere, ed invece era il loro amico peloso da anni. Temevano probabilmente lo sguardo schifato dei volontari, ma non certo perché dotati di una morale o di una coscienza. E’ il caso della bellissima dalmata di nove anni letteralmente scaricata dai loro padroni al canile. Il cane non aveva microchip e la famigliola è letteralmente sparita, pare che abbia cambiato città. Schyla, come è stata chiamata al canile ora vive in un box e non si dà pace. Chi fosse interessato ad adottarla può chiamare il 3476686666, sperando che nel frattempo, mentre leggete questo articolo abbia trovato già casa.