Sull’isola di Lampedusa parte “progetto isola – Uno strumento di civiltà”. Si tratta di un progetto a favore dei cani randagi, composto da un team di tutto rispetto e una fortissima motivazione.
Tutte le forze congiunte
Vale la pena raccontare di un progetto che ha luogo a Lampedusa, un’unione di forze imponente e concisa, atta alla sterilizzazione, all’accudimento a all’identificazione di più di 130 cani randagi. Sono nove i medici veterinari che offrono a titolo di volontariato il loro mestiere, affiancati da un assistente, tre veterinari ASP e dieci volontari. Ad avviare questo importantissimo progetto è proprio il comune di Lampedusa, in collaborazione con altri organi fra cui la Lega Anti Vivisezione (LAV); l’ASP e l’ordine dei veterinari di Palermo e provincia; il Leishmania Center di Roma; l’IZS siciliano; il Corpo Forestale Regionale e, non ultimo, “Il cuore ha quattro zampe”, organizzazione no profit locale.
Come si svolge il progetto
Tutto il progetto si svolgerà nell’arco di pochissimi giorni, entro il 22 luglio, e vedrà spiegata una quantità di forza lavoro impressionante. Ci sarà un ambulatorio veterinario allestito dalla Forestale in cui inizieranno immediatamente le sterilizzazioni. Verranno distribuite a tappeto e riempite ciotole per l’acqua e mangiatoie per i randagi che vagano; i cani verranno accuditi e l’adozione sarà sollecitata con una campagna pubblicitaria che prevede depliant bilingue, italiano/inglese, distribuiti in tutti i punti nevralgici dell’isola. Dal Centro Referenze Nazionale per la Leishmaniosi arriverà il responsabile, Dottor Fabrizio Vitale, accompagnato dal Dottor Luigi Zumbo, capo dell’ordine dei medici veterinari di Palermo. La visita servirà a dare risonanza e lustro a tutto il progetto.
A parlare del progetto isola è Federica Faiella, responsabile dell’area adozioni LAV, che sottolinea l’importanza della collaborazione. Senza il lavoro simultaneo ed intenso di tutti il progetto non sarebbe stato realizzabile. Ora si punta alla riabilitazione e all’accudimento dei randagi; quando possibile si favorisce l’adozione. Lo scopo principale è giustamente il controllo delle nascite e la convivenza senza problemi fra cittadini, turisti e randagi. Nessuno deve rimetterci secondo la Faiello, né le persone né i cani.
L’impegno del Comune di Lampedusa
Il Comune di Lampedusa ha emanato un’ordinanza atta a censire e identificare i cani presenti sul territorio. Nessun animale entra o esce dall’isola senza esser stato segnalato. Per favorire e snellire il compito, Linosa LAV ha regalato al Comune di Lampedusa ben quattro lettori di microchip, distribuiti fra Polizia, medici e volontari. Il Sindaco Salvatore Martello si dice molto soddisfatto di come sta procedendo questa collaborazione; si parla di fine comune, di obiettivi che riguardano la tutela e la salvaguardia degli animali, ma anche della cittadinanza e del turismo. Progetto isola sottolinea una volta di più il concetto che una buona convivenza è possibile, ,ma è necessario l’impegno e la buona volontà di tutti.