Queen e Scott – Compagni di cella in un canile del Kansas

cane canile

Vivere in un canile non deve essere una gran bella esperienza. Alcuni cani ci passano davvero tanto tempo, altri ci passano addirittura tutta la loro vita. E’ importante catalizzare l’attenzione su questo argomento, il protagonista di questa storia ha utilizzato un modo un po’ bizzarro.

Troppo tempo chiusa in gabbia

Nel Kansas c’è il Great Plains SPCA, un istituto che funge da canile, e che tende a favorire le adozioni dei cani abbandonati. Scott Poore è il fondatore di Mission Driven, un’importante marca di abiti e vestiario che ogni anno fornisce cospicui aiuti ai canili locali. Durante una delle sue periodiche visite al Great Plains, Scott ha conosciuto Queen. Queen è una bella cagnolina giovane e con tanta voglia di vivere, ed è chiusa nella sua gabbia da oltre 400 giorni. Quando Scott è venuto a conoscenza della sua storia è rimasto impressionato dal fatto che nessuno volesse adottare un così bel cane, e quindi ne ha dedotto che l’unica cosa da fare era attirare l’attenzione su di lei.

Così ha fatto una scelta singolare e coraggiosa, considerando anche la sua attività lavorativa; Scott si è trasferito nella gabbia con Queen, ed è rimasto a vivere con lei finché non è stato certo di aver attirato l’attenzione delle persone. La cagnolina d’altro canto, è stata ben felice di avere compagnia, e lo ha dimostrato con grandi effusioni nei confronti del suo coinquilino.

Queen è libera

Dopo i primi momenti di giustificato stupore, i responsabili del canile hanno accettato di portare avanti questo esperimento. Scott ha comprato un letto per cani, il più grande che ha trovato sul mercato, in modo che potesse ospitare anche lui, una sedia e un tavolo. Ha appeso alle pareti un calendario e delle foto, posizionato due piante in maniera tale da rendere la gabbia il più possibile simile a una casa. Ma una gabbia resta una gabbia. Lo spazio angusto, le sbarre chiuse..non è stata un’esperienza piacevole per Scott, figuriamoci per Queen, che era lì già da 400 giorni. Comunque l’esperimento è durato ben otto giorni, durante i quali Scott ha cercato di lavorare al computer e Queen si è goduta la vicinanza dell’uomo; come dimostrano le foto che stanno rimbalzando in rete.

Secondo l’uomo dormire in quel posto non è affatto facile, quando la notte non circola più nessuno il buio è pesante e i continui ululati mettono ansia e tolgono il sonno. Chiaramente la notizia è circolata molto velocemente, e sono state molte le persone andate al canile per conoscere la singolare coppia. Come previsto, il musetto tenerissimo di Queen ha riscosso subito il giusto successo, e di lì a breve si è trasferita nella sua nuova casa, con una nuova famiglia. Ora sta bene, è amata e felice. Scott ha potuto far ritorno alla sua abitazione con il cuore più leggero, perché l’obbiettivo è stato raggiunto. Ora c’è solo da capire se a questo seguiranno altri esperimenti simili, che accendano i riflettori sui cani che stanno in canile da troppo tempo. Non c’è cosa peggiore che vivere costretti in uno spazio angusto e chiuso da sbarre, che richiama pericolosamente alla mente l’immagine di una prigione. Una prigione per cani colpevoli di cosa?