Ancora oggi non è ben chiaro come il cane si sia avvicinato all’uomo e diventato il suo migliore amico a quattro zampe al punto da permettergli di sopravvivere e superare le ere in cui l’uomo non predominava la natura, ma era il contrario. Si parla di addomesticamento ma le teorie in proposito non possono essere considerate una verità assoluta al 100 per cento.
Con l’incredibile ritrovamento effettuato in Siberia si potrà aggiungere un tassello al lungo cammino che uomo e cane hanno fatto insieme.
La straordinaria scoperta è stata fatta in Siberia. Si tratta della mummia di cucciolo di cane femmina di tre mesi datata 14 mila 200 anni fa. Il cane è il primo esemplare mummificato trovato al mondo. Il cane è perfettamente conservato perché è stato protetto dal permafrost siberiano, e quindi dotato di pelliccia, denti e organi interni in grado di dire agli scienziati anche quale è stato il suo ultimo pasto.
Il cane è stato portato alla luce per caso da due fratelli che stavano cercando zanne di mammut nella repubblica Sakha, nota anche con il nome di Yakutia.
Secondo gli esperti è una scoperta sensazionale che sarà di grande aiuto per comprendere le fasi evolutive durante l’addomesticamento dei cani preistorici e verificare che la cagnolina di 14.200 anni fa è una diretta discendente dei nostri pelosetti.