Romeo e Giulietta – La tragedia di due cani innamorati

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Il loro destino era segnato nei soprannomi che, ironia della sorte, erano stati affibbiati loro dalla gente che se ne prendeva cura. Questa è la triste storia di Romeo e Giulietta, due cani morti avvelenati nel territorio della provincia brindisina.

Erano cani di quartiere

A Torchiarolo, in provincia di Brindisi, vivevano fino a ieri una coppia di cani. I loro nomi erano Turbo e Sheila, ma per gioco la gente del posto li chiamava Romeo e Giulietta. Questi nomi li dovevano al loro amore, una storia che probabilmente durava da sempre e che non più di qualche mese fa, aveva dato vita a quindici cuccioli. Romeo e Giulietta avevano una casa un tempo, e una donna che si occupava di loro e di un gatto, che è rimasto al loro fianco fino alla fine. La donna era stata sfrattata dalla sua casa e non aveva potuto portare con sé i cani, che non erano suoi e non possedevano microchip, ma a cui voleva bene. Il quartiere conosceva da sempre questi due cani, e quando si sono trovati senza casa gli abitanti hanno deciso di adottarli come cani di quartiere.

Erano due animali buonissimi, socievoli con animali, persone e bambini. Erano perfino diventati amici degli operai che stavano ristrutturando la casa in cui vivevano. Si limitavano ad abbaiare alle macchine di passaggio, ma non sembra sufficiente come movente per avvelenarli. Eppure è andata così, proprio nel terreno che per loro era diventato una casa, Sheila e Turbo sono stati avvelenati e lasciati morire.

Avvelenati senza pietà e senza motivo

Gli abitanti di Torchiarolo amavano Romeo e Giulietta, stavano raccogliendo fondi per sterilizzare la femmina, e avevano costruito una cuccia per loro quando Sheila doveva partorire. Dei quindici cuccioli nati, solo cinque sono sopravvissuti, e sono stati dati in adozione. Ogni giorno si alternavano per portare da mangiare e da bere a quei due cani sfortunati che non avevano più una casa né una famiglia. Finché domenica mattina una terribile sorpresa stava ad aspettare l’uomo di turno che era andato a portare loro del cibo. Romeo e Giulietta erano riversi a terra, già morti.

Accanto a loro dei rigurgiti blu, che subito hanno chiarito la causa della morte: avvelenamento da metaldeide, lumachicida. A vegliarli c’era il loro amico gatto, illeso ma terrorizzato. Il veleno probabilmente era stato dato ai cani mescolato a qualcosa di appetitoso, e loro, che erano abituati a ricevere del cibo da tutti, lo hanno accettato. Immediatamente è stata chiamata la Polizia locale, e gli agenti stanno già seguendo i passi di chi ha commesso questo crimine. Gli abitanti di Torchiarolo vogliono giustizia per Sheila e Turbo, o come amavano chiamarli Giulietta e Romeo. E noi ci auguriamo con tutto il cuore che l’abbiano.