
I gatti disturbano, e quindi li muriamo vivi. Non c’è limite all’indifferenza, all’astio che alcune persone riescono a provare contro gli animali. In questo caso non è ancora chiaro chi sia il responsabile, ma qualcuno la pagherà.
Una volontaria li ha salvati
Siamo a Rossano Calabro, in una piccola palazzina che ospita pochi appartamenti. Nei pressi del piano terra circola una piccola colonia di gatti. In realtà si tratta di una famigliola probabilmente, mamma, papà e cinque gattini. Sono carini, buoni, non danno fastidio a nessuno. Eppure non ce li vogliono. Non è chiaro se la protesta sia del proprietario, del gestore o dei condomini. Fatto sta che qualcuno aveva problemi con queste povere bestiole.
A nutrirli e accudirli ci ha sempre pensato Valeria Converso, convinta animalista volonatria che si è sempre occupata di loro. Ma una mattina qualsiasi, mentre portava da mangiare, la donna non si è vista correre incontro i sette mici, e ha subito intuito che qualcosa non andava. Valeria ha iniziato a cercarli dappertutto, e quando finalmente le sono giunti i primi lamenti, non poteva credere alle proprie orecchie. I gatti erano stati murati vivi.
Ora vogliamo la giusta pena
I miagolii giungevano da dietro un muro appena costruito, a chiudere un’intercapedine che era sempre stata la cuccia della famigliola felina. Valeria ha subito avuto paura che i gatti potessero soffocare e così, insieme a sua madre, a cominciato a prendere a martellate il muro, creando un varco di passaggio per i gatti. In realtà aveva già allertato i vigili del fuoco, che non hanno potuto abbattere il muro per mancanza di autorizzazione. Da lì dentro comunque sono usciti tutti vivi, ma il pensiero di come avrebbero potuto morire non è concepibile. Pochi giorni prima alcuni condomini si erano lamentati proprio con la Converso di questi gatti, e del “fastidio” che davano.
Quasi contemporaneamente era stata chiesta all’amministratore l’autorizzazione per chiudere l’intercapedine con un muro di mattoni. L’uomo aveva accettato la proposta, forse ignaro delle reali intenzioni nascoste. Dopo l’abbattimento del muro non c’è stata nessuna lettera di scuse, nessuna spiegazione da parte né del proprietario dello stabile, né di chiunque altro. Semplicemente è stato affisso al muro un foglio in cui viene diffidato chiunque dall’accudire questi gatti. Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista, sottolinea che l’azione compiuta è un reato penale, e che verrà denunciato alle autorità di competenza. Una violenza simile nei confronti degli animali non è tollerabile in nessun modo.
Facciamo giustizia
Quei poveri gattini potevano morire in un modo orribile, e ora ci si aspetta che la giustizia faccia il suo corso e arrivi fino in fondo. Intanto, ribadisce ancora Sidoli, si attende che venga approvato il decreto legislativo del Senatore Perilli, a garanzia degli animali in quanto esseri senzienti. C’è sicuramente bisogno di cambiare punto di vista, non si possono murare dei gatti come se fossero degli oggetti. Bisogna rendersi conto che gli animali provano dolore, paura, fame, sete e tutto ciò che proviamo noi esseri umani, come minimo. Di conseguenza i maltrattamenti ai danni degli animali, non ci stancheremo mai di dirlo, vanno puniti come se fossero ai danni della persona.